Lotto Soudal, Philippe Gilbert: “L’infortunio è stato molto peggio di quanto mi aspettassi, quindi per ora non mi pongo obiettivi. Ma la Sanremo è un sogno”

Philippe Gilbert è pronto ad iniziare una nuova stagione. Il corridore della Lotto Soudal, giunto alla sua 19esima annata da professionista, è reduce da un 2020 molto complicato, durante il quale, oltre che dalla pandemia di Covid-19, è stato fermato anche da un infortunio al ginocchio rimediato durante la prima tappa del Tour de France, che l’ha costretto al ritiro dalla Grande Boucle e che ha condizionato il resto della breve stagione rimanente. Un infortunio più grave di quanto si pensasse inizialmente che, come rivelato durante una conferenza stampa virtuale, il 38enne è riuscito a superare soltanto di recente. Solo ora, dunque, l’ex campione del mondo potrà iniziare la vera preparazione in vista delle prime gare del 2021.

“Penso di stare bene, ho lavorato molto la scorsa settimana sul ginocchio – ha dichiarato Gilbert – Ora posso pedalare senza dolore, quindi è una buona notizia. Difficile valutare la mia forma, oggi, in ritiro con i compagni, è stata la prima volta con un gruppo abbastanza nutrito, ma ovviamente è ben diverso che in corsa. Al momento non so bene a che punto sono, quindi non mi pongo obiettivi in corsa“.

Nel programma del belga potrebbe non esserci la Parigi-Roubaix, la classica Monumento da lui vinta nel 2019 e della quale risulta ancora campione uscente visto che non si è disputata nel 2020: “Non sono sicuro che sarò al via della Roubaix, decideremo successivamente. Al momento voglio prima di tutto vedere a che punto sono, poi decideremo. Al momento per me la Roubaix non è così importante. Prima voglio riprendermi, tornare ad essere al livello dei migliori, poi potrò cominciare a ragionare sugli obiettivi. Ma fino ad allora non mi pongo obiettivi in termini di risultato, visto che non so a che punto sono”.

Il 38enne ha raccontato poi del suo infortunio: “È stato molto peggio di quanto mi aspettassi, ho avuto molti problemi al ginocchio, ma nel complesso a tutta la gamba visto che avevo perso molta muscolatura. Quando ho ripreso gli allenamenti ci è voluto molto tempo, mi sentivo come se avessi iniziato a pedalare per la prima volta in vita mia. Sento quindi di arrivare davvero da lontano, non so se farò in tempo per l’inizio della stagione. Mi mancano punti di riferimento, è molto tempo che non sto bene, quindi bisognerà vedere”.

“Ora tutto va bene, non sono ancora al meglio e posso spingere quasi al massimo sui pedali – ha proseguito Gilbert – Manca ancora un po’ prima dell’inizio della stagione, quindi spero di poter trovare un discreto stato di forma. L’infortunio è stato più complesso, per questo è stato più difficile tornare. Inoltre, il secondo infortunio nello stesso posto è sempre più difficile e doloroso rispetto a quello precedente”.

Nel palmares del campione belga manca solo una classica Monumento, la Milano-Sanremo: “La Sanremo è un sogno, è qualcosa che mi motiva. Se faccio sacrifici in allenamento, con l’obiettivo di tornare al mio livello di un tempo, è per la Sanremo, che darebbe un ulteriore importanza al mio palmarès. Per me è sicuramente un obiettivo”.

Come già dichiarato un mese fa, il 38enne si è detto piuttosto deluso dell’assenza dei suoi colleghi alla riunione per discutere delle nuove misure di sicurezza: “Inizialmente tutti sembravano coinvolti, ma poi nell’incontro successivo sono praticamente spariti tutti. Finalmente ci sembrava che i corridori avessero deciso di lavorare e comunicare insieme, ma sarà durato appena un’ora, poi dopo non c’era quasi più nessuno”.

L’ex campione del Mondo ha poi svelato parte delle gare a cui parteciperà in questa prima parte di stagione, sebbene la pandemia renda complicato stilare dei programmi certi: “Dovrei iniziare in Francia, con GP La Marseillaise, Etoile de Bessèges e Tour de la Provence. Ma è possibile che cancellino le corse, come successo con Mallorca, ad esempio. In questo periodo, finché non ci consegnano i dorsali, non puoi essere certo, ma questo è teoricamente il programma del mio esordio. Poi farò Omloop Het Nieuwsblad e Parigi-Nizza“.

Nella seconda parte dell’anno, invece, uno degli obiettivi di Gilbert potrebbe essere la prova iridata, che si svolgerà proprio in Belgio: “È entusiasmante avere i mondiali in Belgio, in casa, nella nostra nazione con una grande storia, come dimostrano le due monumento, che poche nazioni hanno. Sarà bello poter lottare per il titolo: che sia io o un altro corridore, sicuramente avremo un po’ di pressione, ma anche grandi motivazioni. Ad ogni modo, le aspettative sono sempre molto alte per noi”.

Per quanto riguarda la partecipazione ai Giochi Olimpici di Tokyo, invece, per ora il belga non si sbilancia, ma se dovesse essere al via sarebbe pronto anche a rivestire il ruolo di gregario: “Onestamente, non penso alle Olimpiadi. Prima abbiamo le classiche e il Tour, poi Tokyo e i Mondiali. Per me il modo migliore per avere successo è affrontare le cose una alla volta, nel giusto ordine, focalizzandosi una alla volta. Ad ogni modo, con soli cinque posti a disposizione, servono anche dei gregari, non solo capitani. Devo anche essere onesto, vedendo Evenepoel e Van Aert che meritano il posto per come stanno andando, quindi serve qualcuno intorno a loro. Questo sarebbe il mio ragionamento se fossi il CT. Per quanto mi riguarda, sarei pronto a lavorare per loro“.

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