Jumbo-Visma, per Richard Plugge “un calendario realistico” ma serve “un buon piano per i diversi scenari”

Richard Plugge guarda con ottimismo al futuro. Il Team Manager della Jumbo-Visma, vittima lui stesso del coronavirus nel corso del mese di aprile, spera finalmente di potersi buttare alle spalle questo brutto periodo soprattutto grazie al ritorno alle corse. Una ripresa regolare del calendario sarebbe fondamentale per la sua squadra, ricchissima di uomini di assoluto talento soprattutto per le corse a tappe. Proprio per questo motivo, la sovrapposizione tra Giro e Vuelta potrebbe levare loro qualche opportunità, che comunque non mancherà. L’importante, per il dirigente neerlandese, è che vengano elaborati i giusti protocolli per correre in sicurezza.

Innanzitutto, ripercorre le difficoltà affrontate in questi mesi: “Prima di ammalarmi proprio di coronavirus, ho preso la decisione insieme alla squadra di non iniziare a Parigi-Nizza e le gare italiane Tirreno-Adriatico e Milano-Sanremo. All’epoca c’erano troppe cose sconosciute e incerte. Poiché all’epoca non sapevamo molto del virus, non esistevano procedure e misure chiare per rimanere sani e sicuri. Per quanto riguarda la Parigi-Nizza, anche lì non c’erano chiare garanzie che potessero offrirci per assicurare la nostra salute e sicurezza. Abbiamo quindi preso la giusta decisione di non iniziare“.

Plugge pensa “che sia possibile correre quest’anno”, ma soltanto a patto che misure e protocolli siano chiari “affinché le gare possano svolgersi in modo sicuro”. In tal senso quelli adottati alla Parigi-Nizza “sono stati un passo nella giusta direzione”. Il ciclismo è uno sport che coinvolge una gran moltitudine di persone che lavorano molto vicine, quindi pensa che “sia possibile correre in questa stagione solo se si riduce tutto al minimo assoluto”. Una soluzione è quella di dividere la squadra in gruppi indipendenti nei quali “corridori e personale saranno insieme il più possibile durante la stagione”. Inoltre, va pensato come affrontare un test positivo: “Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di elaborare un buon piano per i diversi scenari, test, quarantena, ecc… nelle prossime settimane”.La ripresa della Bundesliga farà da apripista per tutti gli altri sport: “Questo dovrebbe mostrare se è possibile correre di nuovo in futuro. Arrivare alla linea di partenza e combattere per le strade. O se devono essere prese ulteriori misure”.

Tornando al ciclismo, ritiene che il calendario “sia realistico” e che “offra le opportunità necessarie. È molto importante per il ciclismo che corriamo ancora quest’anno. Ma devono essere fatti i sacrifici necessari”. Ed è per questo che “è indispensabile elaborare un buon piano per quanto riguarda le misure di salute e sicurezza che possiamo presentare alle autorità. In modo che possiamo mostrare loro che abbiamo trovato un modo per farlo accadere”.

Dal canto loro, le autorità competenti nei vari Paesi devono sciogliere le riserve il prima possibile: “Organizzare e pianificare richiede tempo. Non è qualcosa che puoi fare da un giorno all’altro. Annullare una gara è facile, organizzarla richiede tempo. Sono felice che ci sia un calendario di speranze e aspettative e che ci siano ancora così tanti organizzatori che vogliono correre quest’anno. Siamo contenti per ogni gara che si può fare, ma dobbiamo anche tenere conto del fatto che altre verranno annullate”.

“Anche per noi, come squadra, non è sempre facile. Dobbiamo cambiare anche molti dei nostri piani – aggiunge – Abbiamo sponsor validi e leali con i quali abbiamo una partnership a lungo termine e che continuano a supportarci in questo. Ad esempio, prendi la preparazione per il Tour de France. Questo rimane il nostro obiettivo principale con Primoz, Tom e Steven. Normalmente ci vogliono mesi di pianificazione. E tutto è pianificato e affrontato alla perfezione, con allenamenti in quota e ricognizioni delle tappe. Questo non è possibile ora perché i confini sono ancora chiusi. Tutti questi piani devono essere adeguati, ma siamo tutti uniti. Cerchiamo di prepararci al meglio, non sono preoccupato. Saremo pronti come Team Jumbo-Visma”.

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