Ineos Grenadiers, Geraint Thomas ai Paesi Baschi con lo sguardo al Tour de France: “Pronto a lavorare per gli altri, ma anche quando ho vinto non ero capitano”

Prove di Tour de France per Geraint Thomas al Giro dei Paesi Baschi 2022. Il gallese ha mosso le sue prime pedalate quest’anno alla Settimana Coppi e Bartali reduce dall’operazione alla spalla e condizionato dal covid, ma con la corsa spagnola comincia davvero il suo percorso verso la Grande Boucle, ritrovando buone sensazioni. La crono inaugurale è stata così per il 35enne una buona occasione per confermare di poter trovare posto nella selezione per il mese di luglio, con il suo quarto posto a 18 secondi di Primoz Roglic che ne ha confermato la ripresa. Ieri lo abbiamo poi visto spesso nelle prime posizioni del gruppo per tenere al coperto Adam Yates. Consapevole del suo ruolo e voglioso di dimostrare di essere sulla strada giusta, il corridore della Ineos Grenadiers si mostra soddisfatto di questi primi step.

“È una bella sensazione essere di nuovo davanti, va meglio di quanto credessi – spiega ai nostri microfoni – Tutti sanno che questa è una delle corse più dure del calendario, con tante salite, ripide e in altura. È quello che di cui ho bisogno dopo un inverno piuttosto lento. Ora l’obiettivo è di mettere una bella settimana di corsa nelle gambe e lavorare duramente per il team”.

Un concetto che il vincitore del Tour 2019 allarga anche al resto della stagione, consapevole che i gradi che un tempo si era conquistato in strada sono ora sulle spalle di altri. “Ovviamente, Daniel Martinez e Adam Yates saranno della partita e farò la mia parte per aiutarli“, aggiunge ricordando quanto detto nei giorni scorsi da Rod Ellingworth riguardo un suo ruolo di supporto.

Per i colleghi di CyclingWeekly aggiunge anche che non sarebbe certo la prima volta che parte con questo ruolo e obiettivo, compreso il 2019: “Possono succedere tante cose. Quando ho vinto il Tour non ero il capitano, quindi per me quel che conta è arrivarci al massimo delle forma e dare il massimo quando arriverà il momento, lavorare come squadra e partire da quello. Normalmente, ad emergere è comunque il più forte”.

Con Ardenne, Giro di Romandia e Giro di Svizzera nel suo programma prima del grande appuntamento estivo, Thomas ha ancora molte occasioni per confermare la sua crescita e cercare di magari anche di tornare al successo. “Sono felice di poter correre per gli altri quando so che hanno maggiori possibilità di me, è ovvio – ammette – Ma contemporaneamente ho ancora la convinzione di poter vincere anche in prima persona”.

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