Ineos Grenadiers, Egan Bernal: “Avevo anche pensato di smettere, ora punto al Tour de France 2023”

A un anno di distanza dal tremendo incidente occorsogli, Egan Bernal guarda alla stagione 2023. Per certi versi, è quasi un miracolo, vista la gravità delle lesioni che il colombiano aveva riportato nello scontro con un autobus verificatosi durante un allenamento. Il corridore della Ineos Grenadiers, vincitore in carriera del Tour de France 2019 e del Giro d’Italia 2021, passo dopo passo e pedalata dopo pedalata, è tornato alle gare già nella seconda metà della scorsa stagione e ora si prepara a quello che può essere il nuovo inizio della sua carriera. Carriera, peraltro, che avrebbe anche potuto interrompersi definitivamente.

“Se poco tempo fa mi avessero detto che nel giro di qualche mese avrei pensato di gareggiare al Tour de France, penso che non ci avrei creduto – le parole di Bernal riportate da As – Sono stati mesi di lavoro silenzioso, di momenti in cui bisogna alzarsi e ricominciare tutto da zero. Non solo per quel che riguarda la bicicletta, ma anche lavarsi i denti o mangiare. Non sono l’unica persona cui è capitato un incidente simile e che è stata in grado di ripartire. Tanti hanno questa forza, ma ovviamente non hanno il ritorno mediatico che ho avuto io. Ma queste persone mi hanno dato la forza di continuare a guardare avanti: per questo ho ripreso ad andare in bicicletta, perché in alcuni momenti ho pensato anche di smettere”.

Come va adesso? “Sto molto bene, sia a livello fisico che mentale. Mi sono allenato bene e ora mi preparo per andare in Argentina, alla Vuelta a San Juan 2023. Sono molto motivato per vedere come sto veramente dal punto di vista agonistico. In allenamento ho fatto registrare buoni numeri, ma la gara è un’altra cosa”.

Il colombiano ha ufficializzato il suo programma per la stagione, che era già stato anticipato a grandi linee: “Dopo San Juan affronterò il Campionato nazionale colombiano: è l’unica corsa che farò nel 2023 nel mio Paese e ci tenevo ad esserci, vicino alla mia gente. Poi farò la Vuelta a Andalucia (15-19 febbraio), la Parigi-Nizza (5-12 marzo) e il Giro dei Paesi Baschi (3-8 aprile). Poi, sarò al Tour de France, che sarà l’obiettivo numero 1 del mio anno. Dal modo in cui uscirò dal Grande giro francese, vedrò poi se andare anche alla Vuelta a España“.

Bernal ha anche parlato di quelli che sono gli attuali grandi nomi del ciclismo per quel che riguarda le corse a tappe: “Meglio Evenepoel, Pogacar o Vingegaard? Sono tutti molto forti, ognuno ha il suo stile e non ha molto senso paragonarli. Sono da ammirare, perché le cose che hanno saputo fare sono di un altro pianeta. Quando appare una generazione come quella attuale (Bernal ha “già” 26 anni – ndr), c’è solo da tenere i piedi ben piantati per terra, fare le cose al meglio possibile e rispettare quei corridori che al momento sono i migliori al mondo”.

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