Giro delle Fiandre 2023, Wout Van Aert: “È una gara speciale, proprio come la Roubaix. L’obiettivo della squadra è vincere una di queste due gare o entrambe”

Il belga ha parlato delle sue sensazioni per la gara di domenica: "Mi sento bene. Sono soddisfatto". E sull'assenza di Van Baarle: "È una perdita per la nostra squadra"

Wout Van Aert si approccia con ottimismo al Giro delle Fiandre 2023. Reduce da una serie di buoni risultati, a partire (in ordine temporale) dal terzo posto alla Milano-Sanremo, seguito dalla vittoria alla E3 Saxo Classic e dal secondo posto (con polemiche) alla Gand-Wevelgem alle spalle del compagno di squadra Christophe Laporte, il corridore della Jumbo-Visma cercherà di portarsi a casa anche la classica Monumento fiamminga, da lui solo sfiorata nel 2020. Nella consueta conferenza stampa pre-gara, il 28enne si è detto contento della condizione con la quale si presenta al via della corsa, ma come prima cosa ha voluto rassicurare tutti riguardo all’episodio che l’ha visto protagonista un paio di giorni fa in allenamento, quando lui, Daan Soete e Jan Bakelants sono stati quasi investiti da una betoniera.

“Sono ancora vivo – ha dichiarato Van Aert, ridimensionando anche un po’ l’episodio – Ho ricevuto tanti messaggi da persone preoccupate, ma non erano realmente necessari. Sfortunatamente, queste cose accadono quasi ogni giorno quando si pedala su strade pubbliche. Non era certo una situazione sicura, ma quasi morti? Naturalmente siamo rimasti scioccati dal camion che ci ha tagliato la strada, ma di più non è accaduto. Sono rimasto scioccato una seconda volta quando ho sentito che Jan lo diceva nel podcast”.

Il belga è poi passato a parlare delle sue sensazioni in vista della gara di domenica: “Mi sento bene. Mi sono ripreso da due gare difficili. Tutto è andato come doveva andare. Sono soddisfatto”. Una gara, la Ronde, molto sentita da lui stesso, dagli altri corridori e dai tifosi: “Il Giro delle Fiandre è sempre emozionante. Lo vedi in ogni cosa. Ci sono già i tifosi sul ciglio della strada durante la ricognizione. Anche l’interesse dei media è molto alto. Questa è una gara speciale, proprio come la Parigi-Roubaix. L’obiettivo della squadra è vincere una di queste due gare o entrambe“.

Una squadra che, però, dovrà fare a meno di un elemento importante: “Il fatto che Dylan van Baarle non sia presente lo considero una perdita per la nostra squadra. Ha il motore per durare a lungo nelle classiche”. Il 28enne ha poi commentato la serie di vittorie della Jumbo-Visma, che nell’ultimo periodo sta dominando su diversi terreni: “Abbiamo già bevuto tanto champagne e ci rendiamo conto fin troppo bene di aver vinto delle belle gare”. Nonostante i tanti successi, però, un po’ di tensione alla vigilia di una corsa importante come il Fiandre non manca: “Lo stress c’è per tutti domenica. Anche se hai vinto molto o poco. Tutti iniziano da zero a Bruges”.

Il classe 1994 è poi tornato sulle discussioni per la Gand-Wevelgem ‘regalata’ al compagno di squadra Laporte: “Ho ricevuto molti bei messaggi al riguardo. Ma sono rimasto scioccato da certe persone che hanno dovuto esprimere la loro opinione. All’E3 (del 2022, ndr) tutti pensavano fosse normale che Christophe Laporte mi lasciasse vincere. Quella volta non ho sentito nessuno. Dopo Wevelgem, sì. Se vinco il Fiandre, lo devo ai compagni di squadra”, ha chiarito Van Aert.

Riguardo al Fiandre, il belga ha citato altri corridori da tenere d’occhio oltre a se stesso, Mathieu Van Der Poel e Tadej Pogacar: “A questi tre nomi aggiungo quelli di Christophe Laporte, Tiesj Benoot, Nathan Van Hooydonck, ma anche Neilson Powless, Matej Mohoric, Stefan Küng, Tom Pidcock, Julian Alaphilippe e potrei andare avanti per un po’“.

Infine, il 28enne ha commentato la notizia riguardante il probabile abbandono dello sponsor principale del team, Jumbo, alla fine della stagione 2024: “Come squadra abbiamo fiducia in Richard Plugge (general manager, ndr). Farà in modo che la squadra continui a correre. Può sembrare strano, ma a noi corridori non interessa. Non sono preoccupato per l’esistenza della squadra. Penso anche che molto di quello che è stato scritto non sia del tutto giusto. Non c’è scritto nero su bianco da nessuna parte che lo sponsor principale abbandonerà”.

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