Giro delle Fiandre 2018, Nibali prudente in vista dell’esordio: “Ci si può inventare veramente poco”

C’è sempre maggiore curiosità per vedere Vincenzo Nibali in azione al Giro delle Fiandre 2018. Il campione messinese della Bahrain – Merida si è presentato questo pomeriggio in conferenza stampa dopo aver fatto una prima ricognizione del percorso in mattinata. Insieme ai compagni di squadra, è andato a visionare gli ultimi 70 chilometri della corsa in programma domenica dandogli la possibilità di esprimere qualche giudizio in merito.

È stata una bella opportunità pedalare oggi sulle strade del Fiandre e conoscere questi strappi mitici – ha esordito – Per me sarà una bella opportunità, in gara però cambiano tantissime cose e mi affiderò ai miei compagni che hanno maggior esperienza e conoscenza del percorso. Oggi ho visionato gli ultimi 70 chilometri, bisogna conoscere molto bene il percorso perché si passa da una strada molto grande a una più piccola, e successivamente si vanno a prendere i muri che sono molti impegnativi e sono fanno una grande selezione”.

Questa ricognizione ti ha dato qualche idea, e magari qualche fantasia, per quella che sarà la tua corsa domenica?
Fantasie me ne ha date tante, la condizione è buona già dalla Tirreno e dalla Sanremo e non ho fatto altro che continuare ad allenarmi sulla stessa riga. Oggi ho pedalato con i ragazzi, ho visto solo la parte finale e penso che prima di tutto bisogna conoscere prima di pensare di potersi inventare qualcosa. Se le gambe ci sono e si correrà bene, magari qualcosa si potrà fare, ma penso che in un Fiandre ci si può inventare veramente poco.

Ti ricordi in particolare qualche Giro delle Fiandre del passato?
Ce ne sono davvero tanti. Credo che le imprese più importanti degli ultimi anni siano state quelle di Peter Sagan e di Philippe Gilbert. Poi sicuramente ce ne sono tante altre, anche quelle di Ballan e di Boonen. Pensando anche alle caratteristiche del corridore, non è molto adatta alle mie caratteristiche però è una gara che merita di essere vissuta da dentro per vedere com’è.

Chi sono i favoriti secondo te?
Penso che i favoriti siano Vanmarcke, Gilbert e Sagan. Nella mia squadra penso che abbiamo Heinrich [Haussler] in buona condizione e penso che faremo una buona gara.

Il fatto di debuttare a 33 anni in questa corsa ti emoziona?
Sicuramente qualche sentimento c’è. Sono abituato ai grandi eventi, ma sono ansioso di essere lì in mezzo e di vedere anche tutta la gente che vive questa grande corsa. Sarà molto più emozionante viverla di persona.

Che differenze hai trovato tra Kwaremont e Paterberg?
Oggi abbiamo fatto due volte sia il Kwaremont che il Paterberg, sono veramente belle, ma faccio ancora fatica a identificare tutte le salite. Per me sarà importante arrivare a prenderle vicino ai miei compagni per poter fare una buona gara. È veramente difficile inventarsi qualcosa al primo anno, però a pelle è una corsa che mi piace.

Vincenzo Nibali ha poi concluso che andrà al Giro dei Paesi Baschi, sostanzialmente in appoggio ai Fratelli Izagirre, che saranno i capitani della Bahrain – Merida per la breve corsa a tappe iberica in programma dal 2 al 7 aprile. Per quanto riguarda lo Squalo dello Stretto l’obiettivo sostanzialmente sarà dunque conservare una buona condizione in vista delle Classiche delle Ardenne, l’altro suo grande obiettivo stagionale. Dopo Amstel Gold Race e Freccia Vallone, infatti, arriverà la Liegi – Bastogne – Liegi, suo obiettivo annunciato.

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