Giro delle Fiandre 2017, Gilbert esalta i compagni: “Se ho vinto è grazie a loro”

Philippe Gilbert torna sul tetto del mondo. Il successo al Giro delle Fiandre 2017 regala al campione belga la terza classica monumento della sua carriera, la prima sul pavé. Una emozione grandissima per il corridore della Quick-Step Floors, che sembra davvero rinato con il passaggio alla sua nuova squadra, con la quale è tornato sul pavé dopo cinque stagioni, dimostrando da subito una ritrovata competitività. Favorito chiaramente dalla superiorità numerica dello squadrone belga, che si è indubbiamente dimostrato capace di far esplodere la sua corsa con le sue enormi capacità corale, il vallone ha attaccato a 55 chilometri dalla conclusione, al momento del secondo passaggio sul Vecchio Kwaremont, facendo il vuoto alle sue spalle grazie alla stretta marcatura dei compagni, Tom Boonen e soprattutto Matteo Trentin.

“Ringrazio enormemente la squadra, per la fiducia che mi hanno dato e il grande lavoro in mio favore – commenta dopo l’arrivo – So che hanno lavorato moltissimo alle mie spalle, bloccando l’inseguimento. Se ho vinto è grazie a loro. So che se si fossero organizzati mi avrebbero ripreso, se non ci sono riusciti è grazie al lavoro della squadra. Quella di oggi è una vittoria di squadra“.

Primo vallone a conquistare la Ronde dopo Claude Criquelion, nel lontano 1987, il campione nazionale ha vissuto una giornata incredibile, con una prova monumentale davanti ad un pubblico unito, senza distinzioni con i rivali fiamminghi. “Il supporto che ho avuto è stato incredibile – racconta con entusiasmo – Con questa maglia tutti mi riconoscono subito e mi hanno dato davvero tantissimo supporto oggi”.

Emozionatissimo, Philippe Gilbert non è lontano dalle lacrime al pensiero di aver conquistato oggi uno dei suoi trionfi più grandi di una già straordinaria carriera, tra i più belli indubbiamente per il modo in cui è arrivato. “Siamo passati vicino casa mia, ho pensato tanto alla mia famiglia e ai miei amici – aggiunge – Sono davvero contento di essere qui, la mia famiglia è qui con me”.

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