Giro del Delfinato 2018, Cataldo sfiora il colpaccio: “Non posso rimpiangere nulla”

Impresa sfiorata al Giro del Delfinato 2018 per Dario Cataldo. Il portacolori del Team Astana è stato protagonista della fuga di giornata, per poi involarsi da solo verso il traguardo nel tentativo di conquistare il successo di tappa. Il sogno dell’abruzzese si è però spento a circa 400 metri dall’arrivo, quando il quartetto guidato da Daniel Martin (UAE Team Emirates) si è riportato su di lui, prima di involarsi verso lo striscione. Occasione persa per il classe ’85, che a lungo ha accarezzato il sogno di portare a casa la vittoria di giornata.

La sua ricostruzione della tappa parte fin dai chilometri iniziali: “All’inizio molti corridori volevano andare in fuga. Si è rotto il gruppo in qualche occasione, io non avevo in programma di provarci, ma mi sono trovato lì al momento giusto. Una volta che sei lì si pensa alla tappa. Al Col du Mont Noir stavamo perdendo terreno e ho deciso di attaccare. Quando ho superato il corridore che aveva attaccato prima di me pensavo saremmo andati insieme fino alla cima, ma mi sono ritrovato da solo”.

Il suo racconto prosegue con il finale della frazione: “A quel punto ho deciso di dare tutto per la vittoria di tappa. Mi sentivo davvero bene, ma a volte il risultato dipende anche da ciò che accade dietro nel gruppo. Avevo buone gambe, ci ho provato fino alla fine ma è andata così”.

Cataldo non può lasciare troppo spazio ai rimpianti, avendo messo sulla strada tutte le sue energie: “Cosa pensi a un chilometro dalla fine? Che devi trovare energie anche dove non ci sono, guardare avanti e sperare. Non sono deluso perché comunque ho dato il massimo, non posso rimpiangere nulla. È chiaro, mi sarebbe piaciuto portare a casa una vittoria come questa dopo una giornata così”.

Per l’abruzzese è arrivata una consolazione, con la maglia a pois del leader della classifica scalatori: “Sono contento di indossarla, vedremo cosa potrò fare per tenerla fino alla fine”. Un risultato insperato, ma per le prossime tappe molto dipenderà dai piani dell’Astana, che ha portato il classe ’85 al servizio del leader Pello Bilbao.

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