Volta a Catalunya 2023, Giulio Ciccone: “Una vittoria particolare, la dedico a Dario Cataldo”

Vittoria pesante per Giulio Ciccone alla Volta a Catalunya 2023. Dopo essersi dimostrato molto brillante nelle ultime settimane, già dalla Tirreno – Adriatico, ha confermato oggi il suo splendido inizio di stagione con il trionfo a Valtter davanti a due big come Primoz Roglic e Remco Evenepoel. L’aver battuto i due grandi duellanti della corsa iberica, nonché grandi favoriti per il successo finale del Giro d’Italia, è chiaramente una grandissima soddisfazione per il capitano della Trek – Segafredo, che si è giocato la tappa a viso aperto con loro, battendoli poi allo sprint dopo aver seguito prontamente ogni accelerazione.

“Siamo partiti con il piede giusto – commenta ai nostri microfoni dopo la cerimonia di premiazione che lo ha visto anche premiato come miglior scalatore –  Oggi è stata una vittoria per me particolare. Dopo la caduta di ieri di Dario Cataldo (ritirato con fratture multiple, ndr) avevo promesso alla squadra che oggi avrei vinto per lui. Farlo così, contro questi corridori, è ancora più bello. La dedico a lui e gli auguriamo di rimettersi il prima possibile”.

Ora terzo in classifica a pari tempo con il campione del mondo e a sei secondi dal tre volte vincitore della Vuelta a España, l’abruzzese voleva oggi confrontarsi con loro alla pari e la scommessa è stata più che riuscita: “L’ultima salita è stata fatta veramente molto forte. La Bahrain ha preso un ritmo fortissimo sin dall’inizio della salita. A metà salita il ritmo è un po’ calato, quando è partito Chaves. Io comunque sapevo quello che dovevo fare, ovvero correre sulle ruote di Remco e Roglic. Così ho fatto e mi son giocato le mie carte fino alla fine. Remco è andato veramente fortissimo, ero veramente al limite negli ultimi metri, ma quando vedi il traguardo lì riesci a trovare qualche energia, non so da dove, per sprintare e dare il 100%”.

Una vittoria cercata e voluta, su uno scenario nel quale sapeva di poter brillare: “Mi sono sempre trovato bene in altura. Mi piace molto arrivare su questi arrivi lunghi e regolare, sopra i 2000 metri. Sapevo che potevamo giocarci una buona occasione e farlo così, contro i migliori al mondo, è una grande soddisfazione”.

 

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