Deceuninck-Quick-Step, Remco Evenepoel sulla caduta: “Facile chiamarla un errore di guida, si andava a 100 km/h”

Remco Evenepoel torna a parlare della caduta che lo ha costretto al ritiro al Giro d’Italia 2021. Il corridore della Deceuninck-Quick-Step, che era già finito fuori classifica andando in difficoltà prima sullo sterrato verso Montalcino e poi sulle durissime pendenze del Monte Zoncolan, non ha potuto portare a termine la sua prima esperienza in un Grand Tour a seguito dell’incidente che lo ha visto suo malgrado coinvolto all’inizio della terza settimana. Per sua fortuna, gli esami strumentali a cui si è sottoposto hanno escluso fratture, consigliando comunque un periodo di riposo per recuperare al meglio la forma. Il giovane talento belga rientrava proprio in Italia dal lungo stop successivo alla terribile caduta in discesa al Lombardia 2020.

In un’intervista rilasciata a VTM, il corridore ha spiegato: “Il mio ginocchio si è aperto, sembra di avere delle ustioni. Ho ancora male al gomito, i dottori all’inizio pensavano che fosse rotto. Ho anche una ferita sulla parte destra del mio corpo e degli ematomi sui glutei. Ma i dottori mi salveranno da tutto questo. Sono un po’ deluso del ritiro al Giro. Ho lasciato un po’ da parte l’idea di prendere la maglia rosa nella prima settimana, avevamo un’altra idea per il mio Giro. Complessivamente, sono molto contento dei miei primi giorni. Abbiamo imparato una cosa in questo Giro: con così poca preparazione, non si può tenere per tre settimane. Una preparazione richiede del tempo ma tutto andrà meglio con il passare del tempo”.

Evenepoel ha poi raccontato la dinamica della caduta: “Nel minuto che precede la caduta, correvamo a una velocità costante di 90 km/h. Poco meno di 100 km/h dieci secondi prima. È facile da dire che è stato un errore nel guidare la bicicletta… Già prima della caduta, c’erano dei passaggi molto tecnici. Però devo chiaramente lavorare sulle mie discese. Se voglio combattere ad alto livello, devo migliorare su tutti i terreni. Soprattutto nei meno buoni per me, le discese e l’esplosività“.

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