CPA, Gianni Bugno favorevole alle nuove norme UCI: “I corridori sono dei modelli per gli altri ciclisti”

Gianni Bugno appoggia le nuove regole stabilite dall’UCI per quanto riguarda la sicurezza. Il presidente del CPA, il sindacato dei corridori, ha espresso il suo favore agli aggiornamenti al regolamento sia a proposito delle posizioni vietate sulla bicicletta, che hanno scatenato molte reazioni polemiche, che per quanto riguarda le disposizioni della sicurezza a cui dovranno attenersi gli organizzatori. Inoltre, il 15 febbraio lo stesso CPA presenterà le nuove regole ai corridori e raccoglierà le loro osservazioni da presentare all’UCI.

Bugno ha poi spiegato che i membri del sindacato corridori, rappresentati da Philippe Gilbert e Matteo Trentin, sono stati regolarmente aggiornati su quanto è stato discusso durante gli incontri e quindi erano a conoscenza delle nuove regole sulle posizioni vietate: “I corridori sono forse frustrati dal fatto che ora devono affrontare multe e sanzioni per le posizioni – ha spiegato a Cyclingnews –  ma verranno anche introdotte multe e sanzioni per gli organizzatori delle gare che non rispettano le regole di sicurezza“.

Inoltre, il presidente del sindacato dei corridori è intervenuto sulla questione delle posizioni vietate in corsa: “I corridori sono liberi di assumere diverse posizioni sulla bici quando si allenano da soli ma non nelle gare quando sono in televisione. Hanno una responsabilità come modelli di comportamento per tutti gli altri. Potrebbero non essere un pericolo per i corridori professionisti, ma lo sono per i giovani corridori e per i ciclisti occasionali che cercano di imitarli. I professionisti sanno come guidare ad alta velocità in corsa e sono meno a rischio perché corrono su strade chiuse. Tuttavia, se stanno con gli avambracci sul manubrio durante una discesa a 70 km/h in testa al gruppo, corrono anche dei rischi, potrebbero prendere una buca e cadere e far cadere il gruppo con loro, ecco perché quelle posizioni sono state bandite”.

“Le regole sulla sicurezza in bicicletta sono le stesse che valgono per le barriere e gli arrivi per gli organizzatori delle gare. Tutti devono fare la loro parte per rendere le corse più sicure, per evitare incidenti e infortuni – ha aggiunto – Ci sono sanzioni e multe come per altre infrazioni. Sono le regole e vanno rispettate”. Bugno si è anche soffermato sulla questione relativa alle nuove norme per i rifornimenti: “Gettare rifiuti e buttare le borracce è una questione diversa, ma ancora una volta si tratta di essere un modello e di dare l’esempio. I corridori non possono gettare borracce e rifiuti dove vogliono, devono essere smaltiti correttamente. Ci sono alcune città e regioni che non vogliono ospitare corse in bicicletta perché i corridori gettano i loro rifiuti sulla strada. Non possiamo accettarlo, dobbiamo essere rispettosi dell’ambiente e fare la nostra parte“.

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