Coppa Agostoni 2018, podio amaro per Gasparotto: “Fa male non essere stato preso in considerazione per i Mondiali”
Terzo posto per agrodolce per Enrico Gasparotto alla Coppa Agostoni 2018. Partito con l’obiettivo di scortare verso il traguardo il compagno di squadra e grande favorito di giornata, Sonny Colbrelli, l’alfiere della Bahrain-Merida si è messo in proprio negli ultimi 50 chilometri della prova, quando è rimasto nel gruppo all’inseguimento del terzetto al comando senza riuscire a rientrare sui battistrada. Scattato in contropiede a meno di tre chilometri dall’arrivo, il due volte vincitore dell’Amstel Gold Race si è avvantaggiato insieme a Luca Wackermann (Bardiani-CSF) e ha così completato il podio di giornata giungendo a una manciata di secondi dal vincitore Gianni Moscon (Team Sky). Un piazzamento che testimonia il buono stato di forma del friulano, già evidenziato nelle corse World Tour canadesi, che a margine della corsa è stato interpellato sulla mancata convocazione per i Mondiali di Innsbruck e ha risposto facendo trapelare un certo dispiacere per la scarsa considerazione ricevuta dal Ct Davide Cassani.
“Sono un uomo di fondo – ha sottolineato il campione italiano su strada nel 2005 – lo dice anche l’anagrafe: ho 36 anni e fondo e esperienza sono doti che non mi mancano. L’ho dimostrato quest anno e negli ultimi sei o sette anni nelle classiche del Belgio, nelle quali sono sempre presente e oltre a vincere due Amstel anche alla Liegi sono sempre entrato nei primi dieci o quindici al massimo. Mi infastidisce non essere stato preso in considerazione, perché l’Italia non ha grossi campioni a parte Nibali e Moscon che lo diventerà presto. Un conto è scegliere perché si possono portare solo otto corridori, ma non essere nemmeno preso in considerazione fa male e l’ho già detto a Cassani“. Da par sua, stando a quanto riferisce Gasparotto, il Commissario Tecnico gli avrebbe dato rassicurazioni in vista di una convocazione per il 2019: “Lui ritiene che il circuito non sia adatto a me e di stare tranquillo perché mi potrebbe portare l’anno prossimo. Ma io vivo alla giornata e sono dispiaciuto per quest’anno”.
Infine sulla corsa odierna e sui prossimi appuntamenti del suo calendario: “Non sono riuscito a seguire Taaramae perché quando sono rientrato da dietro lui era già partito per prendere Moscon, ma sono davvero dispiaciuto per essermi staccato in salita. Bisogna considerare che domenica ero in Canada e questa settimana ho sofferto il jet-lag e non ho mai avuto buone sensazioni anche nelle prime due ore e mezza di corsa. Ho sofferto come un cane e ho avuto buone sensazioni solo nel finale. Questa stagione ho corso tantissimo e corro anche la Sabatini giovedì e poi correrò ai primi di ottobre, ma sarà dura mantenere questa condizione. Quindi spero di far bene giovedì e poi mi concentrerò sulla prossima stagione che mi vedrà in gara con la maglia della Dimension Data”.
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