Cannondale – Drapac, Uran: “È stata una grande stagione, ma lo dico ogni anno a prescindere dai risultati”

Rigoberto Uran vive il ciclismo in modo particolare. Sia nei momenti difficili che in quelli positivi il corridore della Cannondale – Drapac non perde mai il suo ottimismo ed il suo sorriso. È lo stesso scalatore colombiano a raccontare a Cyclingnews il suo modo di vivere il ciclismo a prescindere dai risultati: “Questa per me è stata una grande stagione, ma dico sempre che è stato un buon anno, non importa i risultati che ottengo. La mia felicità e quella della mia famiglia non dipende dai risultati in gara. So di esser pagato per vincere, ma io corro senza preoccuparmi di ciò. Se vinco bene, ma se non ci riesco non è la fine del mondo. Per me è più importante sapere che sto bene e di esser felice”.

Alcuni corridori non sembrano divertirsi quando corrono – aggiunge Uran – Vedono tutto come una battaglia contro se stessi o contro gli altri. Io non condivido questo modo di correre. Dobbiamo vivere e goderci la nostra vita il più possibile. Amo correre sulla mia bici ed esser un corridore professionista e penso che la cosa più importante della vita sia fare quello che uno ama. Altrimenti diventa tutto più difficile”.

Il corridore di Urrao si è poi concentrato sulla sua prova all’ultimo Tour de France, chiuso al secondo posto: “Dopo aver corso con la Sky e la QuickStep – Floors in diversi Grandi Giri penso di conoscermi abbastanza bene e sapere quando mi sento bene e sono in forma. Al Tour avevo una grande forma e credo di aver fatto un grande corsa, ma a vincere è sempre il corridore più forte. Battere quest’anno Froome sarebbe stato difficile. È molto forte e la Sky è ancora più forte. Avevo bisogno che gli succedesse qualcosa per vincere, ma lui ha vinto il Tour quattro volte e sa come si vince e come si gestiscono i momenti difficili”.

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