Bahrain Victorious, Sonny Colbrelli torna a parlare del suo malore: “Se fosse successo in allenamento non sarei qui a raccontarlo”
La storia di Sonny Colbrelli continua ad interessare appassionati di ciclismo e di tutto lo sport in generale. Da quando si è risvegliato dopo l’arresto cardiaco patito al termine della prima frazione della Volta Catalunya 2022, il portacolori della Bahrain Victorious non ha mai smesso di raccontare ai tanti tifosi la sua vicenda, aggiornando continuamente sull’evolversi della situazione. Nonostante abbia avuto il via libera per tornare in bicicletta, l’ipotesi di un ritorno in gruppo del vincitore della Parigi-Roubaix 2021 sembra essere ancora lontana e in molti pensano che questo potrebbe anche non avvenire. Il bresciano ha toccato anche questi temi nell’intervista rilasciata nei giorni scorsi ai microfoni di Radio Deejay.
Intervista da Linus e Nicola Savino, il campione europeo in carica ha raccontato: “Ho fatto la volata, che ho chiuso al secondo posto. Dopo l’arrivo mi ricordo che ho preso la bottiglietta d’acqua dal massaggiatore e lì ho visto nero. Mi sono risvegliato in ospedale e mi hanno detto che avevo avuto un arresto cardiaco. All’inizio sembrava un sogno, una barzelletta, ma con il passare delle ore ho capito che era successo. Come ho sempre detto, sono qua a raccontarlo, e questo è l’importante. Purtroppo tante persone non sono state così fortunate. Fosse successo in allenamento, non sarei qui a raccontarlo“.
A proposito della sua situazione attuale ha poi aggiunto: “Non è facile quando sei nel top della tua carriera e ti succede questo. Ci sono sempre alti e bassi, ma ho una squadra che mi supporta alla grande e persone che non mi fanno mancare nulla e mi fanno andare avanti. Lo sconforto è di non essere in gruppo. Ad oggi sono ancora campione italiano, per una settimana, e campione europeo per un paio di mesi. Ho ancora maglie importanti.”
Il classe 1990 ha poi raccontato anche la sua nuova routine, dove il ciclismo ha ancora un ruolo importante: “Esco un po’ in bicicletta, due ore, due ore e mezza. Ho iniziato un po’ di palestra. Mi ero detto di non guardare più le corse, ma non riesco. Anche perché da casa vedo le corse in un’altra maniera. Andrò con la mia squadra a vedere il Tour de France, dalla prima settimana. Anche perché quest’anno si farà un tratto della Roubaix. L’importante è essere sempre nel mondo del ciclismo.”
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