Bahrain Victorious, Pello Bilbao traccia il bilancio del 2023 e ricorda Gino Mäder: “Quando capitano queste disgrazie, ti rendi conto di quanto siamo fragili”

Pello Bilbao si è confermato uno dei corridori più regolari del gruppo anche nel 2023. In questa stagione, lo spagnolo della Bahrain Victorious è riuscito a lasciare il segno in due occasioni conquistando una tappa al Tour Down Under di gennaio e, soprattutto, una al Tour de France di luglio, ma ha ottenuto anche ottimi piazzamenti come il terzo posto finale nella corsa australiana e il sesto al GT transalpino, oltre alla seconda piazza alla Clasica San Sebastian, la settima alla Strade Bianche e la quarta all’UAE Tour. Ovviamente, però, il risultato più importante è stato quello ottenuto alla Grande Boucle, gara alla quale ha partecipato dopo aver vissuto da vicino la tragedia della morte del compagno di squadra Gino Mäder nel corso del Giro di Svizzera.

È stata molto dura – ha ammesso Bilbao ad AS parlando della scomparsa del giovane corridore elvetico – Nelle settimane successive inizi a pensare se ne valga la pena, ma alla fine ci fa anche capire il valore della vita. Quando ti capitano queste disgrazie, e per me non era la prima volta, ti rendi conto di quanto siamo fragili, che il nostro sport comporta tanti rischi, ma dovevamo riprenderci”.

Tutto quello che ho ottenuto [al Tour] in gran parte è stato grazie a lui – ha proseguito il 33enne – Molte volte hai bisogno di motivazioni particolari, e una disgrazia di tale portata ti fa tirar fuori una forza che non sapevi nemmeno di avere. Non avevo nemmeno voglia di allenarmi quando è morto, ma ho ribaltato la situazione e trasformato quella rabbia per dare il meglio di me stesso. Ho corso il Tour con emozioni molto profonde, e dopo 13 anni da professionista forse si tende a prendere una gara come se fosse un’altra, ma in questo Tour per me è stato tutto diverso“.

Lo spagnolo ha poi tracciato un bilancio della propria annata: “Ho avuto anni più regolari o con qualche risultato in più, ma la vittoria al Tour vale molto di più di altre ottenute. Ho anche iniziato l’anno vincendo in Australia e forse è mancata una vittoria nella parte finale della stagione per chiudere bene l’anno, ma non posso chiedere di più”.

Nel complesso, una stagione solida quella vissuta dal classe 1990, che spera di poter proseguire in questo modo e, perché no, magari migliorarsi ancora: “Sono nel momento di piena maturazione, quella ottimale. Salire più in alto è complicato, ma questa è l’intenzione, e alla fine i piccoli dettagli possono darti un grande guadagno. Anno dopo anno sono migliorato un po’ e questa sarà la mentalità fino al mio ultimo anno da professionista“.

Bilbao sta comunque già pensando agli obiettivi futuri: “Sarebbe bello realizzare la tripletta di tappe nei Grandi Giri, perché ti fa entrare in un club esclusivo. Dove devo vincere è alla Vuelta, e la verità è che è una gara in cui non ho avuto molte opportunità negli ultimi anni perché non rientrava nel mio calendario”. Il GT spagnolo, però, non è al momento nel suo programma neppure per il 2024: “La priorità sarà essere al Tour e, a seconda di come andrà la stagione e di come andranno anche gli obiettivi, vedremo se affronteremo quella sfida”.

Il corridore della Bahrain Victorious sembra escludersi anche dalle Olimpiadi di Parigi, dove la Spagna potrà contare su tre posti per la prova in linea: “Bisognerebbe valutare se il percorso è davvero favorevole, perché potrebbero esserci corridori con profili più adatti, e nel mio caso il Mondiale è più adatto. Non credo che valga la pena per me cambiare l’intero approccio della stagione per partecipare ai Giochi. Se penseranno che io sia l’opzione migliore, ne parleremo”.

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