Bahrain-Merida, Nibali guarda avanti: Giro-Vuelta nel 2019 e Olimpiadi-Mondiale nel 2020?

Il 2018 non è ancora finito, ma Vincenzo Nibali guarda avanti. La delusione di un finale di stagione andato decisamente lontano dalle aspettative è ancora calda per il siciliano che comunque ha ancora quattro corse per cercare di lasciare il segno. Ma se Giro dell’Emilia, Tre Valli Varesine, Milano – Torino e Il Lombardia, dove si presenta da campione uscente, saranno i suoi ultimi appuntamenti stagionali, lo sguardo va decisamente oltre perché un eventuale successo in queste corse non può chiaramente bastare a compensare tutto quello che la sciagurata caduta sull’Alpe d’Huez gli ha tolto. Il Tour de France in primis, almeno in ordine temporale, ma soprattutto il Mondiale di Innsbruck 2018, sul quale aveva incentrato la sua stagione per conquistare finalmente quell’alloro che in azzurro insegue e che la sfortuna continua ad allontanargli.

Per questo la mente ora cerca di farsi lucida e si comincia già a ragionare in termini molto più ampli, anche considerando la vittoria di un corridore di ben quattro anni più anziano di lui. Il trionfo di Alejandro Valverde, con i suoi 38 anni, in qualche modo aumenta infatti le speranze visto che il siciliano è un classe 1984 (gli anni li compirà a novembre) che può dunque avere ancora possibilità nei prossimi anni. Il mirino è dunque già virtualmente al 2020, quando con la maglia della nazionale avrà due grandi occasioni in un anno solo: Olimpiadi e Mondiale. Il percorso di Tokyo 2020 è infatti annunciato come impegnativo e da tempo lo Squalo dello Stretto ha annunciato di voler navigare anche in quei mari per provare a mordere, ma con il cambio di location della rassegna iridata si sono anche aperte nuove speranze mondiale che sembravano ormai sopite.

Con l’assegnazione alla Svizzera infatti, con un tracciato da Aigle a Martigny, il percorso potrebbe essere molto duro, ancor più di quello austriaco, sul quale tanto aveva puntato. Un percorso che potrebbe consentire ulteriore selezione, evitando un arrivo di gruppo che sulla carta è il suo punto debole e che tra due anni, con una prevedibile perdita di esplosività potrebbe esserlo ancora di più. E così il 2020 potrebbe essere l’anno del grande riscatto in maglia azzurra, quello in cui provare a mettersi definitivamente alle spalle le delusioni di Firenze 2013, Rio 2016 e Innsbruck 2018

Per arrivarci bisognerà inventarsi una preparazione inedita, che consenta un doppio picco di forma in due classiche così lontane, rinunciando presumibilmente ai grandi giri. A questi ci si pensa invece l’anno prossimo, con la consolidata accoppiata Giro d’Italia e Vuelta a España che potrebbe ridargli grandi soddisfazioni. L’assenza alla Corsa Rosa di quest’anno gli è pesata, così come ancor di più è pesata probabilmente ai suoi tifosi che comunque hanno compreso la sua voglia di Tour de France. Ma nel 2019 l’assalto alla Maglia Rosa sembra l’opzione più probabile per Nibali, che nel frattempo avrà un’altra gatta da pelare.

Uomo simbolo e faro di una Bahrain – Merida costruita intorno a lui, il siciliano ha un contratto in scadenza il prossimo anno e bisognerà valutare se proseguire ancora con la sua attuale formazione o iniziare a guardarsi attorno per trovare altre soluzioni più adatte alle sue modificate ambizioni. Da tempo si parla del suo rinnovo, almeno sino al 2020, ma per il momento la discussione non si è evoluta e che resti dove si trova attualmente non è così scontato.

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