ASO, Javier Guillén capofila dell’espansione in America Latina: “È tempo di cercare opportunità”
Unipublic, società organizzatrice della Vuelta a España, è controllata al 100% da ASO, che a sua volta organizza il Tour de France e altri importanti eventi sportivi globali (tra cui la Dakar). Javier Guillén ne è il Presidente, il che ne fa direttore della corsa a tappe spagnola. Per ASO, il controllo della Vuelta è fondamentale anche per questioni di calendario, come ha dimostrato la collocazione ottimale in rapporto al Tour nel nuovo calendario post-lockdown. Inoltre, l’espansione verso i territori di lingua spagnola, anche oltreoceano, è strategica in quanto può soprattutto in un periodo in cui i corridori colombiani stanno raggiungendo livelli altissimi, con Nairo Quintana, Rigoberto Uran e soprattutto Egan Bernal, primo colombiano a vincere il Tour de France nel 2019.
Guillén è innanzitutto soddisfatto di avere trovato una collocazione definitiva alla Vuelta: “Siamo felici perché siamo stati in grado di negoziare una posizione privilegiata con l’UCI, in autunno, a ottobre e novembre, a un mese di distanza dal Tour – ha raccontato ad AS Colombia – Sarà l’ultima gara del calendario e l’ultima occasione per fare qualcosa. Vogliamo avere una grande partecipazione che ci possa dare un grande spettacolo”.
Dalle parole di Guillén si deduce anche come ASO e quindi Unipublic siano stati interlocutori privilegiati con l’UCI nella stesura del nuovo calendario, a discapito ad esempio del Giro d’Italia che ne è uscito sacrificato: “Abbiamo fatto uno studio meteorologico e le date che abbiamo scelto hanno due vantaggi: il primo è quello di essere lontano dal Tour e l’altro è che il resto delle gare è ad ottobre nella prima settimana, ma dopo la seconda non avremo alcuna corsa in contemporanea. L’UCI ha fatto un ottimo lavoro“.
Il vantaggio di correre per ultimi è fondamentale, soprattutto per quanto riguarderà i protocolli sanitari e la gestione del pubblico: “Essendo la Vuelta nel mese di ottobre, crediamo che avremo quasi normalità. Qui dovremo fare affidamento sull’esperienza degli altri eventi” evidenzia, aggiungendo che stanno studiando come gestire i sei giorni di sovrapposizione con il Giro: “Potremmo giocare un po’ con gli orari, in quell’aspetto non coincideremo, loro saranno al culmine e noi alla partenza”.
Guardando al futuro, Guillén svela le ambizioni di ASO sul territorio colombiano: “ASO è interessata a tutta l’America Latina – ammette – La Colombia è il paese di riferimento per eventi sportivi grazie a tutte le circostanze positive che sono necessarie per un evento. Devi cercare opportunità e vedere cosa si può fare. Si possono fare corse professionistiche e per amatori, ma puoi anche cercare di fare altri tipi di eventi come le maratone e le mezze maratone”. Sarà proprio Unipublic ad esplorare questo nuovo mercato: “Saremmo un buon collegamento di comunicazione tra Parigi e la Colombia. È tempo di cercare opportunità, vedere come abbiamo superato il passaggio del Covid-19 e la Colombia è un territorio target per ASO per lo sviluppo del suo marchio. Possono essere create alleanze con corse che sono già state create o possono essere create nuove corse. Vedo più proiezioni verso il ciclismo rispetto a qualsiasi altro sport” ha quindi concluso.
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