Amstel Gold Race 2023, le voci alla partenza: Barguil, Benoot, Cosnefroy, Gaudu, Kron, Lutsenko, Mohoric, Pidcock, Pogačar, Powless
Le Ardenne entrano oggi nel vivo con l’Amstel Gold Race 2023. Oggi inizia una settimana cruciale che, con Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi, porterà a termine la primavera delle classiche. La corsa di oggi 16 aprile 2023 vede Tadej Pogacar favorito numero uno, ma le sorprese sono all’orizzonte e molti i corridori da monitorare che stamani si sono presentati al via determinati, emozionati, con le loro certezze e i loro dubbi. Stamani molti di loro sono stati raggiunti dai nostri microfoni e ci hanno rilasciato le loro dichiarazioni.
Warren Barguil (Arkéa-Samsic): Mercoledì non ho letto bene la corsa ma comunque è stata una buona prestazione, ero davanti sui muri in una corsa resa difficile dalla pioggia. Oggi vedremo come va, il meteo sarà decisivo. Bisognerà rischiare. L’Amstel è sempre una corsa folle, non si sa mai il vincitore fino all’arrivo perché è veramente incerta.
Tiesj Benoot (Jumbo-Visma): Mi sento bene, mi sono allenato bene dopo il Fiandre quindi non vedo l’ora di iniziare. Una corsa adatta a me. Sappiamo quanto è forte la squadra di Pogacar, proverà ad anticipare ma dipende da quanto andrà forte. Magari oggi avrà una giornata storta. Dal Cauberg in avanti proveremo a cogliere le opportunità che si presenteranno, penso di dover puntare al podio.
Benoît Cosnefroy (Ag2r-Citroen): MI piace molto l’Amstel e penso l’anno scorso di avere fatto del mio meglio per vincere anche se sono arrivato secondo. Spero di fare altrettanto quest’anno. Il tutto dipenderà dalla difficoltà della corsa e dipenderà da me prendere la decisione giusta nel finale. Penso che sarà una giornata dura, Pogacar ha tutto l’interesse a indurire la corsa e una squadra forte attorno, anche fisicamente. Proveremo, se possibile, a sconvolgere i suoi piani. Il finale può essere molto tattico, anche lui ha più avversari da curare, anche Dorian Godon sta bene e questo va a mio vantaggio.
David Gaudu (Groupama-FDJ): Ai Paesi Baschi sono andato bene, oggi vedremo se ho recuperato. Oggi farò per la prima volta il vero Amstel, penso in ogni caso di avere una buona squadra per provare ad anticipare Pogacar. Non importa con chi, ma bisogna provarci. Penso che il Cauberg sia la salita che mi si addica di più, vedremo come andrà.
Andreas Kron (Lotto Dstny): Mi sento bene e non vedo l’ora di gareggiare. È una corsa che volevo fare, l’anno scorso sono caduto quindi ho fatto il risultato che speravo ma quest’anno spero di riuscirci. Vedrò nel finale cosa riuscirò a fare. Se si presenteranno opportunità non avrò paura di coglierle. Credo che tutte le squadre attendano la UAE, ovviamente anche noi dovremo controllare Pogacar sperando di arrivargli davanti. Vedremo cosa si può fare, ci sperano tutte le squadre ma sarà difficile, la corsa non si aprirà prima degli ultimi 50 chilometri.
Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan): Fino a due giorni fa ero sotto il sole della Sicilia, ho recuperato un giorno ma non so se ce l’ho fatta col viaggio. Il morale è alto, quella di oggi è una corsa importante e devo fare il massimo assolutamente. Io preferisco salite più lunghe però qui l’importante è stare sempre davanti. Nella prima parte della stagione la squadra ha avuto difficoltà, io sono stato malato e sono anche caduto, capita, quindi speriamo che dopo questa vittoria al Giro di Sicilia vada tutto bene.
Matej Mohoric (Bahrain-Victorious): Alla Parigi-Roubaix mi sentivo bene quindi la condizione c’è. È frustrante non ottenere risultati nelle Classiche importanti quindi proveremo a cambiare le cose tra l’Amstel e la Freccia Vallone. Non penso di essere uno dei favoriti, ho una squadra forte a supporto e ambisco ad arrivare tra i primi cinque ma non è facile contro Pogacar. Vedremo cosa si potrà fare nel finale ma se sarò al posto giusto potrò seguire gli attacchi e provare a giocare le mie carte anticipando o aspettando la volata.
Tom Pidcock (INEOS Grenadiers): Bisogna controllare Pogacar ed essere pronti ad attaccare perché è lui il corridore che può creare distacchi ma non si può gestire la gara attorno a un solo corridore. Ci sono molti punti in cui bisogna stare davanti e dove la corsa può decidersi, questo non cambia. Ho corso l’intero circuito solo una volta, è una corsa durissima ma che mi piace e non vedo l’ora di correrla.
Tadej Pogačar (UAE Team Emirates): È bello tornare all’Amstel. È una bella corsa, molto frenetica e veloce con brevi salite ma penso che noi abbiamo una buona squadra per stare davanti, mantenere le posizioni e lottare per il successo. Gli ultimi strappi saranno decisivi. È completamente diversa dalle classiche del pavé, ha il suo fascino.
Neilson Powless (EF Education-EasyPost): Mi sento bene. Mi sono ammalato per alcuni giorni dopo il Fiandre ma la scorsa settimana mi sono sentito di nuovo bene quindi spero che la forma sia di nuovo tornata e sono fiducioso per oggi. Bisognerà essere in molti nel finale, penso sia l’unico modo per battere i favoriti, spero di arrivarci con almeno due o tre compagni. Sarà difficile perché è una corsa molto tecnica, ma siamo abbastanza forti per riuscirci. Dovremo mantenere le posizioni. È facile rimanere indietro a causa di qualche problema ma questo rende la corsa più emozionante, bisogna rimanere concentrati per sei ore. Mi piace correre così, bisognerà provare a mantenere la posizione tutto il giorno per limitare la sfortuna.
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