Ag2r La Mondiale, Naesen affronterà tutto il pavé: “Senza incidenti si può sognare una vittoria”

Oliver Naesen è pronto ad affrontare un 2018 ancora in crescita. Il corridore della Ag2r La Mondiale sente sempre di più di essere tra i migliori della specialità e in grado di potersi giocare carte importanti nei grandi appuntamenti primaverili, attorno ai quali costruirà la sua stagione. Classe 1990, il belga vuole davvero dare una svolta alla propria carriera, migliorando ulteriormente i piazzamenti raggiunti lo scorso anno anche in corse di prestigio quali la Omloop Het Nieuwsblad e la E3 Harelbeke.

Intervistato da VeloPro, il belga ha confermato la propria volontà di piazzarsi “regolarmente tra il quinto e il primo posto” nelle Classiche maggiori: “Sono migliorato rispetto allo scorso anno, questo è sicuro. I test hanno dimostrato che non è solo una sensazione -aggiunge – Ho anche una squadra migliore rispetto allo scorso anno. Nel 2017, quando c’erano solo quaranta corridori rimasti nel gruppo, a volte toccava a me in prima persona collaborare con le altre squadre, il che non è l’ideale. Ora abbiamo i corridori per questo compito. Non mi sono mai ammalato e non sono caduto quest’inverno, non posso lamentarmi”.

Il 2018 si apre quindi con molta fiducia per Naesen, che spiega quale sarà, sulla carta, la gerarchia della squadra per le Classiche: “C’è una specie di piramide. In cima a questa piramide, all’inizio di ogni Classica, ci sarò io, poi ci sarà una seconda opzione con Alexis [Gougeard], Tony [Gallopin], Stijn [Vandenbergh] o magari Silvan [Dillier]. Chiaramente, se si troveranno in gruppo prima dei 50 chilometri dal traguardo, per me andrà bene”. A questo punto, sarà lui a muoversi eventualmente in prima persona per andare a chiudere sui big: “Se chiudiamo il buco, sono io il leader. Se non lo chiudiamo, lo sono loro”. Questa tattica permetterà a tutti di arrivare nel finale “con più freschezza” e quindi con più possibilità di “fare la differenza con gli avversari”.

Tutti questi presupposti lo portano a credere di poter essere in grado di vincere una classica, anche se sa che non sarà mai “il favorito alla partenza” quest’anno, ma forse nei prossimi anni si: “Senza incidenti, si può sognare una vittoria” sostiene, aggiungendo che alla partenza sarà sempre “in grado, se non di riuscirci, almeno di sognare la vittoria, se le circostanze saranno favorevoli“.

Le classiche del pavé inizieranno tra un mese con la Omloop Het Nieuwsblad e Naesen è certo che “con il livello dimostrato lo scorso anno” potrà sicuramente essere far parte “dei 5-10 corridori in grado di prevalere” ma che tutto dipenderà “dalla forma dei miei concorrenti”. Gli obiettivi principali saranno comunque Fiandre e Roubaix, ma con un occhio anche ad altre classiche quali E3 Harelbeke GP, l’Omloop Het Nieuwsblad, Ghent-Wevelgem. Il belga ama particolarmente anche “Milano-Sanremo, Amstel Gold Race e Dwars door Vlaanderen” e cercherà soprattutto di sfruttare le corse nelle quali Van Avermaet e Sagan non saranno presenti: “Le farò tutte, quindi non ho domande da pormi. Né ho il lusso di scegliere quale voglio vincere. Quindi se riesco a vincerne una, tanto meglio, non importa quale”.

Nel corso del 2017 ha affrontato anche il Tour de France per la seconda volta in carriera, potendo affiancare Romain Bardet in quella che definisce “la più bella corsa del Mondo” e “la Champions League” del ciclismo, cosa che a suo avviso non è il Giro. Anche quest’anno spera ovviamente di essere al via, puntando specialmente alla tappa di Roubaix.

Intanto, il suo programma di inizio stagione comprenderà un esordio alla Volta a la Comunitat Valenciana, e poi Giro di Andalusia, il weekend di apertura della stagione belga, Parigi-Nizza, Milano-Sanremo, tutte le classiche sul pavé e quindi l’Amstel Gold Race, Dopo un periodo di pausa, riprenderà al Giro di California per affrontare poi Giro del Delfinato e Tour de France.

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