Vuelta a España 2021, Romain Bardet conquista Pico Villuercas! Lopez attacca, ma Roglic contiene ed Eiking resta in rosso

Romain Bardet trionfa nella quattordicesima tappa della Vuelta a España 2021. Il portacolori del Team DSM stacca tutti gli altri fuggitivi nella salta finale, imponendosi in solitaria. Il francese supera per 44 secondi Jesus Herrada e Jay Vine, con Tom Pidcock in quarta posizione ancora più staccato. Alla spicciolata arrivano anche molti degli altri fuggitivi del gruppetto di 18 attaccanti, mentre il gruppo taglia il traguardo con un ritardo di oltre dieci minuti, senza grande bagarre, se non negli ultimi chilometri grazie al tentativo di Miguel Angel Lopez con il quale guadagna tuttavia appena quattro secondi su Primoz Roglic. Poco più dietro arriva Odd Christian Eiking, che conserva così la sua maglia di leader.

Dopo i primi scatti, il tentativo di giornata si forma al chilometro cinque, quando nove uomini scattano, raggiunti da altrettanti contrattaccanti poco dopo. Clément Champoussin (ACT), Romain Bardet (DSM), Andrey Zeits (BEX), Jesús Herrada (COF), Daniel Navarro (BBH), Jens Keukeleire (EFN), Ryan Gibbons (UAD), Nicolas Prodhomme (ACT), Jay Vine (AFC), Aritz Bagües (CJR), Arnaud Démare (GFC), Thomas Pidcock (IGD), Kévin Geniets (GFC), Xabier Mikel Azparren (EUS), Dylan Sunderland (TQA), Matthew Holmes (LTS), Jan Tratnik (TBV) e Sep Vanmarcke (ISN) ricevono infatti subito il via libera del gruppo, che invece riprende velocemente Edward Planckaert (Alpecin-Fenix) e Rudy Molard (Groupama – FDJ), che avevano cercato di lanciarsi al loro inseguimento.

I 18 battistrada guadagnano velocemente minuti su minuti, fino ad arrivare a ben dieci sulla prima salita di giornata, il Puerto Berzocama, dove transita per primo Bardet. Superata questa prima difficoltà di giornata senza problemi, in testa alla corsa Bagues, Gibbons, Keukeleire, Pidcock e Sunderland sono quelli soffrono di più il successivo Puerto Collado de Ballestreros, salita breve ma durissima, che viene conquistato ancora da Romain Bardet. In questa fase è di nove minuti il distacco tra la testa della corsa, che in discesa recupera mano mano tutti gli staccati, e il gruppo maglia rossa che prosegue a passo tranquillo.

Arrivati di nuovo in pianura, la fuga esplode, con Navarro, Prodhomme e Holmes che attaccano in un tratto in contropendenza poco dopo i 50 chilometri all’arrivo. Il britannico però non riesce a tenere le ruote degli altri due a causa di una foratura e si fa riprendere dagli inseguitori, distanti una ventina di secondi. Il vantaggio della coppia di testa arriva fino a sfiorare il minuto nel tratto vallonato che precede la salita finale, mentre alle loro spalle si prosegue a scatti. I primi a rientrare sono così Holmes e Vanmarcke, mentre dietro di loro Bardet attua un forcing importante in un tratto impegnativo. Assieme al francese rientrano così Champoussin, Zeits, Herrada, Keukeleire, Geniets e Tratnik, formando così un gruppetto di undici uomini al comando.

A ripartire subito è Prodhomme, nuovamente seguito da Navarro, con i due che scattano in cima ad uno strappetto. Con loro si muove Vanmarcke, ma il belga cade in discesa assieme allo spagnolo, lasciando così il francese all’attacco da solo in vista della salita finale. Prima che si cominci a salire alle sue spalle si ricompatta quasi interamente il gruppetto dei fuggitivi, fino allo scatto di Gibbons, Navarro e Zeits, che appena la strada inizia a salire resta solo all’inseguimento. Mentre il gruppo sonnecchia attaccando la salita finale compatto a 15 minuti dai battistrada, davanti inizia la bagarre con Bardet che appare nuovamente il più deciso. Alla sua prima accelerazione resistono Herrada, Champoussin, Vine e Pidcock, raggiunti poco dopo da Geniets e Holmes, mentre davanti Zeits si avvicina gradualmente ad un Prodhomme sempre più stanco. Ma quando Bardet decide di lanciare la sua stoccata più decisa, nessuno riesce a seguirlo e non gli ci vuole molto per andare a riprendere Zeits, proprio nel momento in cui stava raggiungendo Prodhomme, per rilanciare ulteriormente e restare da solo in testa alla corsa.

Il capitano del Team DSM riesce velocemente a scavare un distacco di venti secondi sugli inseguitori, condotti da Jay Vine, mentre in gruppo la Movistar e la Trek – Segafredo provano ad accelerare, senza tuttavia fare una grande scrematura. Mentre i big iniziano a cambiare ritmo grazie alla Cofidis, Bardet conquista nettamente la vittoria, precedendo Herrada e Vine. Lo scatto della formazione francese in favore di Guillaume Martin crea un piccolo gruppetto davanti a quello della maglia rossa nel quale c’è anche Giulio Ciccone (Trek-Segafredo), che rilancia quando intuisce che l’azione dello scalatore transalpino, intenzionato a sfiancare Odd Christian Eiking, non è sufficiente a fare la differenza.

L’abruzzese guadagna così un massimo di 14 secondi, ma viene ripreso quando dal gruppo scatta Miguel Angel Lopez (Movistar), entrando nei tre chilometri finali. Inseguito dalla Jumbo – Visma, il colombiano riesce ad avere un vantaggio di 18 secondi, ma quando al posto di Steven Kruijswijk arriva Sepp Kuss, il ritmo cambia notevolmente. Nell’ultimo chilometro lo statunitense assottiglia ancora di più il gruppetto dei migliori, ridotto a 18 unità, mentre a 500 metri dalla conclusione è Primoz Roglic in persona ad accelerare. Lo sloveno si porta appresso Enric Mas, Egan Bernal e Jack Haig, tagliando così il traguardo con un ritardo di appena quattro secondi da Lopez.

Risultato Tappa 14 Vuelta a España 2021

Classifica Generale Tappa 14 Vuelta a España 2021

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