Vuelta a España 2020, Enric Mas si scusa: “Uno schifo che un corridore si lamenti come ho fatto io”

Enric Mas fa marcia indietro. Il corridore spagnolo al termine della tappa di ieri della Vuelta a España 2020 aveva dichiarato che in un GT non c’è bisogno di inserire tappe dal chilometraggio così lungo (quella in questione era di 230,8 km). Dopo averci dormito sopra e dopo aver corso altri 162 km quest’oggi, conclusi con il trionfo di Magnus Cort Nielsen, il corridore della Movistar ha deciso di correggere il tiro. Lo spagnolo, anzi, si è scusato per le sue parole con l’organizzazione, dicendo che non avrebbero meritato di essere attaccati così da un corridore, soprattutto dopo i tanti sforzi per arrivare a Madrid.

Prima di tutto mi vorrei scusare per le parole di ieri – ha dichiarato l’attuale leader della classifica dei giovani – Avevo detto che tappe come quella di ieri non sono necessarie in un GT, ma mi sbagliavo, ci ho pensato tutta la notte e vorrei scusarmi, perché tutti qui alla Vuelta stanno facendo grandi sforzi per portare avanti la corsa ed è uno schifo che un corridore si lamenti come ho fatto io”.

Tornando poi all’aspetto sportivo il classe ’95 ha promesso attacchi nella tappa di domani: “Domani avremo un’ultima occasione su una tappa molto difficile, speriamo finalmente con il bel tempo. Godiamocela e proviamo a lasciare il segno. Fare quinto, sesto o decimo nella generale non cambierà la mia carriera, ma guadagnare delle posizioni potrebbe fare la differenza. È vero che non c’è molto spazio per fare distacchi ma, con le circostanze giuste, potremo fare male ai nostri rivali”.

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