Vuelta a España 2019, Alejandro Valverde: “Gli Astana hanno salvato la maglia di Roglic”

Alejandro Valverde perde una posizione ma non il sorriso alla Vuelta a España 2019. Davanti a sé infatti ora ha il compagno Nairo Quintana, ricreando così una soluzione tattica importante in vista delle ultime tappe di montagna al termine di una tappa in cui la Movistar è stata la grande protagonista di giornata con una tattica di corsa spregiudicata che ha rischiato di riscrivere la storia di questa edizione. Con il colombiano all’attacco all’interno di una maxi-fuga, Primoz Roglic (Jumbo-Visma) è andato per la prima volta in vera difficoltà, rischiando seriamente di perdere la Maglia Rossa conquistata sinora. A salvare lo sloveno son state le altre squadre interessate al podio, che si sono assunte l’onere della corsa quando la Jumbo-Visma era ormai battuta.

“La Jumbo cercava di chiudere ma non ci riusciva e questo per noi era un momento molto favorevole – commenta – In salita abbiamo accelerato per ridurre gli uomini che potevano tirare, ma gli Astana stavano bene e continuavano ad avere uomini davanti. È evidente che la Astana ha salvato la maglia di Roglic, ma qui ognuno deve lottare anche per i suoi interessi[…] Dobbiamo essere contenti, era un giorno propizio per i ventagli e grazie a questi siamo riusciti ad avere nuovamente Nairo nel pieno della lotta per la classifica. Tatticamente siamo stati perfetti e ora abbiamo due carte molto buone da poterci giocare”.

E pensare che inizialmente in quel tentativo avrebbe voluto provare ad esserci anche lui: “La spaccatura si è creata subito – rivela – Io ero davanti, ma quando son partiti si sono mossi sul lato sinistro della strada. Io non sono riuscito ad entrare perché è successo quasi per caso e non c’era modo di reagire in quel momento. La Jumbo ci ha provato, ma non è stato possibile”.

220 chilometri vissuti ad altissima intensità che possono ora pesare nelle gambe nella giornata di domani. “Molti hanno sofferto molto ad andare a tutta oggi e domani chissà come andrà, soprattutto per coloro che hanno tirato tutto il giorno – aggiunge – Io non ho mai tirato e son stato sempre a ruota”.

Ovviamente, dopo una giornata come questa il morale è alto e domani la Movistar si presenta con rinnovate ambizioni, ricordando il monito per cui “tutto può succedere“. Il ritardo è ancora di 2’48”, ma oggi si è visto che capovolgere la corsa non è impossibile. “Ovvio che questa Vuelta si può ancora vincere, lo dico tutti i giorni”, conclude.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio