Giro d’Italia 2023, il percorso ufficiale (Altimetrie e Planimetrie)
Scopriamo il percorso ufficiale del Giro d’Italia 2023. Presentata lunedì 17 ottobre al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, la 106ª edizione della Corsa Rosa si svolgerà dal 6 al 28 maggio con partenza da Fossacesia Marina e arrivo a Roma, proponendo un percorso ricco di insidie sin dalle prime fasi di corsa. Si partirà dunque con una vera cronometro dal grande fascino, che darà così subito l’impronta ad una corsa che avrà altre due prove contro il tempo (per un totale di 70,6 km di sforzo individuale) per fare da contraltare alle numerose salite che si incontreranno lungo le tre settimane di corsa, come confermano i sette arrivi in salita, di cui ben quattro nella ultima settimana, andando a totalizzare ben 51.300 metri di dislivello.
Percorso Giro d’Italia 2023
Della Grande Partenza si conoscevano già alcune ufficialità e diversi dettagli da tempo. La tappa inaugurale del Giro d’Italia 2023 sarà una prova contro il tempo, con partenza a Fossacesia Marina e arrivo ad Ortona, sulle strade dell’Abruzzo. Non un prologo, ma una cronometro esigente (18 i chilometri di lunghezza), che porterà ad avere subito una classifica generale significativa. ll secondo atto andrà da Teramo a San Salvo: si starà prevalentemente sulla costa adriatica per quello che sarà un appuntamento dedicato ai velocisti, a scanso di sorprese. Il terzo giorno di corsa si aprirà ancora in Abruzzo, ma strada facendo i corridori cambieranno regione, attesi dalla Basilicata dopo un passaggio in Puglia: l’arrivo sarà infatti posto a Melfi, dopo una frazione nervosa, non particolarmente complicata, ma che sarà meglio non sottovalutare.
La prima settimana “piena” inizierà invece con della salita nel menù: i corridori, dopo essere partiti da Venosa, saranno infatti attesi dall’ascesa a Lago Laceno, per una tappa che potrà dire qualcosa sul piano della classifica generale anche se il traguardo sarà dopo il GPM. Il giorno successivo i big potranno tornare a riposarsi, visto dopo la partenza da Atripalda e l’attraversamento dell’Irpinia si arriverà a Salerno che dovrebbe favorire le ruote veloci. Dopo una tappa che partirà e si concluderà a Napoli con un circuito pronto a dare spettacolo ma che non dovrebbe creare problemi agli uomini di classifica, poi, la settima frazione prenderà il via da Capua, con il gruppo che lascerà poi la Campania per far ritorno in Abruzzo con la salita finale di Campo Imperatore, primo arrivo oltre quota duemila che offrirà una nuova occasione agli uomini di classifica e dalla quale il gruppo comincerà a risalire l’Italia. La risalita comincerà dunque dall’Umbria con l’ottava tappa che partirà da Terni per poi andarsi a chiudere a Fossombrone, sullo stesso traguardo dove alla Tirreno-Adriatico 2019 trionfò Alexey Lutsenko, una giornata molto insidiosa che potrebbe creare qualche sorpresa. La prima settimana si chiuderà poi con una crono particolarmente adatta agli specialisti tra Cesena e Savignano, oltre trenta chilometri che possono fare la differenza e indirizzare la corsa.
Dopo il giorno di riposo, la seconda settimana prenderà il via da Scandiano per dirigersi verso la Toscana e in particolare il traguardo di Viareggio, dove saranno protagoniste le ruote veloci in una tappa dedicata a Gino Bartali, che nella prima parte non si priva di montagne. I velocisti si giocheranno presumibilmente anche la tappa del giorno successivo con partenza da Lido di Camaiore e arrivo a Tortona, ma anche in questa occasione c’è spazio per provare a sovvertire i pronostici. Sarà interamente piemontese invece la dodicesima frazione con partenza da Bra e arrivo a Rivoli, che torna a proporre salite interessanti, possibile trampolino di lancio per qualche offensiva.
Il venerdì aprirà il fine settimana con lo scollinamento in Svizzera e una tappa più dura con passaggi sul Gran San Bernardo (Cima Coppi di questa edizione a quota 2.469 metri) e Croix de Fer, altra salita oltre quota duemila, con arrivo nel comune elvetico di Crans Montana, terzo GPM di giornata. Il rientro in Italia sarà con un’altra tappa piuttosto semplice, pur affrontando il Passo del Sempione nelle prime fasi di corsa, con partenza da Sierre e arrivo nel basso varesotto a Cassano Magnago. La domenica sarà invece più intensa con una tappa da Seregno a Bergamo che ha l’ambizione di mettere in scena un arrivo per coraggiosi con tre salite impegnative lungo il percorso.
L’ultima settimana sarà davvero dura, a partire dalla frazione che aprirà la settimana dopo il secondo e ultimo giorno di riposo con l’arrivo in salita sul Monte Bondone, con partenza da Sabbio Chiese e altri quattro GPM lungo la giornata. Dopo una tappa interlocutoria tra Pergine e Caorle, ultimo momento per rifiatare con una tappa senza alcuna difficoltà altimetrica, ci sarà poi una due giorni nel bellunese, la prima delle quali sarà da Oderzo alla Val di Zoldo con un nuovo arrivo in salita che farà cambiare ancora i distacchi in classifica generale dopo cinque GPM e un finale adrenalinico. I tre giorni che chiuderanno la Corsa Rosa saranno poi ricchi di connotazioni storiche e di spunti tecnici.
La frazione del venerdì sarà quella del classico “tappone dolomitico”: partenza da Longarone, con annesso ricordo della tragedia del Vajont, e Passo Campolongo, Falzarego, Passo Giau e Passo Tre Croci messi in fila prima del gran finale alle Tre Cime di Lavaredo. Strade ben note al mondo del ciclismo, mentre quelle della giornata successiva, saranno inediti: gli atleti dovranno affrontare infatti la cronoscalata del Monte Lussari, con partenza da Tarvisio, proponendo così undici chilometri pianeggianti prima dell’erta finale che propone quasi mille metri di dislivello in appena 6,3 chilometri. Saranno questi i due giorni decisivi per i verdetti, mentre l’ultima tappa sarà una vera e propria passerella, sulle strade di Roma, con un circuito cittadino nel cuore dell’Urbe. L’organizzazione ha infatti preferito questa ipotesi a quella, inizialmente prospettata, di una conclusione a Trieste. Una volta nella Capitale, però, i giochi dovrebbero essere già fatti, in pieno stile Tour de France.
Tappe Giro d’Italia 2023
Tappa | Data | Km | Partenza-Arrivo | Dislivello | Difficoltà |
1ª | 6 maggio | 18,4 | Fossacesia Marina – Ortona (crono) | 100 m | ** |
2ª | 7 maggio | 204 | Teramo – San Salvo | 1400 m | * |
3ª | 8 maggio | 210 | Vasto – Melfi | 1400 m | *** |
4ª | 9 maggio | 184 | Venosa – Lago Laceno | 3500 m | *** |
5ª | 10 maggio | 170 | Atripalda – Salerno | 2400 m | ** |
6ª | 11 maggio | 156 | Napoli – Napoli | 2800 m | ** |
7ª | 12 maggio | 218 | Capua – Campo Imperatore | 4000 m | **** |
8ª | 13 maggio | 207 | Terni – Fossombrone | 2500 m | *** |
9ª | 14 maggio | 33,6 | Savignano sul Rubicone – Cesena (Crono) | 50 m | **** |
15 maggio | Riposo | ||||
10ª | 16 maggio | 190 | Scandiano – Viareggio | 2400 m | ** |
11ª | 17 maggio | 218 | Camaiore – Tortona | 2100 m | ** |
12ª | 18 maggio | 179 | Bra – Rivoli | 2300 m | *** |
13ª | 19 maggio | 208 | Borgofranco d’Ivrea – Crans Montana (SVI) | 5100 m | ***** |
14ª | 20 maggio | 194 | Sierre (SVI) – Cassano Magnago | 1600 m | ** |
15ª | 21 maggio | 191 | Seregno – Bergamo | 3600 m | **** |
22 maggio | Riposo | ||||
16ª | 23 maggio | 198 | Sabbio Chiese – Monte Bondone | 5200 m | ***** |
17ª | 24 maggio | 192 | Pergine Valsugana – Caorle | 300 | * |
18ª | 25 maggio | 160 | Oderzo – Val di Zoldo | 3700 | **** |
19ª | 26 maggio | 182 | Longarone – Tre Cime di Lavaredo (Rif. Auronzo) | 5400 | ***** |
20ª | 27 maggio | 18,6 | Tarvisio – Monte Lussari (Crono) | 1050 | ***** |
21ª | 28 maggio | 115 | Roma – Roma | 400 | * |
TOTALE | 3.448,6 | TOTALE | 51.300 |
Altimetrie e Planimetrie 2023
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