Le Iene: Come è morto veramente Marco Pantani? Dubbi per una pallina di cocaina e altre incongruenze

Le Iene tornano ad occuparsi della morte di Marco Pantani. Entrata in possesso del video girato dalla polizia scientifica nella stanza del residence Le Rose di Rimini, dove il Pirata fu trovato, la trasmissione di Italia 1 mostra alcune incongruenze tra come appare la scena agli inquirenti e le testimonianze di alcuni dei primi soccorritori. In particolare si sottolinea la presenza di una pallina di coca mista a mollica di pane e della presenza di cocaina su un tavolo che si vedono nel video girato dalle forze dell’ordine, ma che gli operatori del 118, così come il dipendente dell’hotel che per primo entrò nella stanza, riferiscono di non aver visto.

Inoltre, i testimoni che riportano queste differenze sottolineano anche che il lavandino del bagno era stato divelto e si trovava davanti l’ingresso della stanza, mentre nel video risulta regolarmente al suo posto, senza alcun segno di manomissione. Il servizio di Alessandro De Giuseppe sottolinea anche come il disordine che le indagini hanno attribuito al delirio di una persona in preda alla droga potrebbe essere stato ricostruito, piuttosto che vero, visto che non ci sono oggetti rotti (come televisione o specchio), quanto piuttosto solamente spostati.

“Un caso archiviato come morte accidentale per overdose, sul quale però ci sono ancora molte ombre e contraddizioni – fanno notare dalla trasmissione – Per questa e tante altre contraddizioni, la mamma di Pantani (che compare nel servizio con un accorato appello, ndr) non ha mai creduto alla versione ufficiale data dalle autorità e crede che il figlio sia stato ucciso”.

Ancora una volta restano le ombre che avvolgono la morte di uno dei ciclisti più forti a amati di sempre, che il 14 febbraio 2004 è morto lasciando sensazioni di irrisolto per un caso poi archiviato come suicidio per overdose, malgrado le numerose contraddizioni e la disperata forza di una madre e di una famiglia che chiedono da tempo nuovi approfondimenti.

Per coloro che volessero vedere il servizio completo, cliccare qui. Attenzione, immagini non adatte a tutti!

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