Giro d’Italia 2019, Vegni esclude doppia scalata del Mortirolo se il Gavia sarà impraticabile: “Abbiamo altre possibilità”

Incertezza per la tappa regina del Giro d’Italia 2019. Con il meteo che in questo periodo continua a proporre condizioni climatiche non proprio in linea con il periodo, a preoccupare chiaramente è la situazione che i corridori potrebbero trovare sul Gavia. Con i suoi 2618 metri di altitudine, la Cima Coppi di questa edizione rappresenta chiaramente un rischio visto che attualmente c’è la neve. Una situazione che ovviamente gli organizzatori hanno da tempo tenuto in considerazione, pienamente consapevoli che fosse necessario un piano B in caso di problemi.

Nelle ultime settimane si era ipotizzata la possibilità di una doppia scalata del Mortirolo, che in ogni caso è già presente nella tappa dopo la discesa dal Gavia, ma Mauro Vegni ritiene decisamente improbabile questo scenario. “Non l’ho mai detto – commenta il direttore di corsa a Cyclingnews – Qualcuno mi ha chiesto se sarebbe stato possibile fare due volte il Mortirolo e ho risposto ‘vedremo’. Ma, onestamente, non credo, perché farlo due volte vorrebbe dire aumentare di molto la tappa”.

Considerando che mancano ancora dieci giorni alla tappa in questione, la situazione potrebbe ancora cambiare radicalmente quindi è difficile al momento poter fare una previsione attendibile. Ma ovviamente in casa RCS Sport sono pronti, memori di quanto successo in passato con alcuni cambi che si sono resi necessari, dalla tappa completamente cancellata nel 2013, alla famosa neutralizzazione dello Stelvio nel 2014.

“Al momento vediamo giorno per giorno, perché non abbiamo solo il Gavia a cui pensare, ma c’è una corsa ogni giorno da portare avanti – aggiunge Vegni – Stiamo aspettando il meteo perché potrebbe esserci un miglioramento la prossima settimana, quindi vedremo. Ovviamente, se non possiamo fare il Gavia, abbiamo già altre possibilità in mente. Non puoi prenderti il rischio in questo periodo dell’anno di salire a quasi 2700 metri senza avere una alternativa. Devi sempre avere una possibilità per una strada di riserva”.

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