Favoriti Maglia Verde Tour de France 2023: il duo Philipsen-Van der Poel va all’attacco di Van Aert, occhio a Girmay e Pedersen

La lotta per la prestigiosa Maglia Verde al Tour de France 2023 sarà sicuramente agguerrita anche in questa occasione. A differenza delle ultime due edizioni, il campione uscente sarà presente al via per difendere il titolo conquistato l’anno precedente, ovvero il belga Wout van Aert. Tuttavia ha dichiarato durante la preparazione di essere uscito dalla Grande Boucle dello scorso anno particolarmente stanco, per cui non inseguirà ossessivamente un bis, concentrandosi principalmente sulle singole vittorie di tappa, aprendo, quindi, un’interessante lotta per la sua successione. Presenti al via anche due vincitori passati, le vecchie glorie Peter Sagan e Mark Cavendish che proveranno a reinserirsi in una difficile contesa.

Favoriti Maglia Verde Tour de France 2023

Wout Van Aert (Jumbo-Visma), per caratteristiche e palmarès, resta sulla carta il corridore più adatto alla conquista della Maglia Verde, anche se non ha appunto fatto mistero di non voler spendere tutte le proprie energie per curare questa speciale classifica, che tuttavia potrebbe semplicemente premiarlo come risultato dei piazzamenti raggiunti. Il belga, infatti, ha già ampiamente dimostrato di essere in grado di andarsi a prendere punti praticamente in ogni tappa, dalle volate alle cronometro, passando per quelle più mosse. Alle sue spalle scalpita il suo connazionale Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), quest’anno già vincitore di svariate corse e che ora è pronto a fare un importante salto di qualità, portandosi a casa uno dei riconoscimenti più importanti nel mondo del ciclismo per un velocista. La sua crescita per quanto riguarda la resistenza sugli strappi può portarlo a conquistare punti anche in situazioni dove i velocisti puri possono andare in sofferenza.

Il velocista belga, inoltre, potrà contare sul prezioso apporto di Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck). Il neerlandese, che per caratteristiche potrebbe a sua volta ambire a conquistare questa maglia, sarà chiaramente al servizio del compagno di squadre negli sprint. Avrà la possibilità di andare a caccia di successi nelle frazioni intermedie, ma, difficilmente, potrà ambire alla Maglia Verde. Il terzo incomodo può essere impersonato poi da Fabio Jakobsen (Soudal-QuickStep) che arriva a questo appuntamento in buona forma e con un discreto bottino di vittorie stagionali. Il campione europeo, inoltre, avrà a disposizione un treno ben rodato in grado di condurlo agevolmente nelle posizioni di testa in vista degli sprint.

Ovviamente non mancano le alternative tra le ruote veloci, con Christophe Laporte (Jumbo-Visma), compagno di squadra di Wout van Aert, che potrebbe buttarsi nella mischia alternando le giornate da capitano con il belga. Il francese, vincitore della diciannovesima tappa l’anno scorso, nel corso di questa stagione ha corso finora poco ma con un livello altissimo culminato con la conquista proprio della Maglia Verde al Giro del Delfinato. Tra i velocisti puri troveremo anche Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), corridore sempre presente quando si tratta di buttarsi in volata anche se per lui sarà difficile riuscire a centrare l’obiettivo pieno visto che di volate scontate se ne preannunciano davvero poche. Questo discorso vale anche per Mads Pedersen (Lidl-Trek), il quale però già al Giro d’Italia ha dimostrato di avere quest’anno un’ottima gamba anche su tracciati non completamente pianeggianti.

Tra i velocisti puri, invece, andranno tenuti d’occhio certamente sia Caleb Ewan (Lotto-Dstny) che Mark Cavendish (Astana Qazaqstan). Anche nel loro caso vale il discorso sulla difficoltà di fare punti nelle frazioni più dure. Sul belga, che rappresenta l’opzione più sicura per fare in modo che la sua squadra possa conquistare dei successi di tappa, pesa l’incognita delle tre settimane. Infatti, raramente è riuscito a portare un Grande Giro tra quelli a cui ha preso parte. Il britannico, invece, è già riuscito a portare a casa due volte questa maglia e sa, quindi, come si corre per questa classifica. Anche se il suo vero obiettivo di quest’anno sarà quello di conquistare il record di successi alla Grande Boucle più che inseguire questa maglia. L’importante, per entrambi, sarà capire quanto riusciranno ad essere costanti nelle volate: solo portando a casa tanti punti in ognuno dei pochi sprint previsti possono avere qualche ambizione di risultato.

A proposito di ex vincitori della Maglia Verde, non si può non citare Peter Sagan (TotalEnergies): al suo ultimo Tour de France, lo slovacco sarebbe contento di poter chiudere con la storica ottava affermazione in carriera nella classifica a punti, ma per riuscirci dovrà ritrovare la gamba dei giorni migliori.

Ci saranno, poi. altri velocisti presenti tra cui Jordi Meeus (Bora-hansgrohe), Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious), Sam Walsford (Team DSM), Alexander Kristoff (Uno-X), Luca Mozzato (Arkéa-Samsic) e Bryan Coquard (Cofidis), ma pure per loro appare difficile poter lottare per il primato nella classifica a punti. Tra l’altro la presenza di questi velocisti, su cui si concentreranno le ambizioni delle rispettive formazione nelle frazione più semplici, priveranno alcuni dei loro compagni di andare a cercare qualche punticino in volata, poi da incrementare nelle tappe più movimentate: è quello che potrebbe succedere, per esempio, in casa Bahrain Victorious a Fred Wright.

Discorso diverso, invece, per Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty), anch’egli in grado di andare a cercare punti importanti nelle tappe dal profilo altimetrico un po’ più movimentato. L’eritreo avrà anche la possibilità di giocarsi le proprie carte nelle frazioni per velocisti puri e potrebbe, quindi, trovarsi in lizza per questa classifica. Caratteristiche simili le possiede anche Matteo Trentin (UAE Team Emirates), che nel 2020 fu terzo, ma che probabilmente sarà chiamato a lavorare soprattutto per Tadej Pogacar e difficilmente potrà cullare ambizioni personali.

Potrebbero accumulare molti punti nelle frazioni più mosse, anche con attacchi da lontano, corridori come Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Magnus Cort (EF Education-EasyPost), Simon Clarke e Dylan Teuns (Israel-PremierTech), Benoit Cosnefroy (Ag2r Citröen) e Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep), anche se è molto complicato immaginarli in lotta fino alla fine per questo traguardo.

Tra i litiganti, quest’anno hanno qualche possibilità di inserirsi nella lotta per il successo anche gli uomini di classifica. Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), nella sua capacità di vincere ovunque già l’anno scorso si era guadagnato il gradino più basso del podio e quest’anno, complice un percorso abbastanza interessante, potrebbe addirittura insidiare i velocisti così come, se tutto dovesse andare a gonfie vele, il campione uscente Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma). Resta però un’eventualità remota, dato che è di fatto dai tempi di Eddy Merckx che un uomo di classifica non vince anche la classifica a punti.

Borsino dei favoriti Maglia Verde Tour de France 2023

***** Jasper Philipsen
**** Fabio Jakobsen, Wout Van Aert
*** Biniam Girmay, Christophe Laporte, Mads Pedersen
** Mark Cavendish, Dylan Groenewegen, Mathieu van der Poel, Tadej Pogacar
* Julian Alaphilippe, Bryan Coquard, Caleb Ewan, Jordi Meeus, Jonas Vingegaard

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