Favoriti Maglia Bianca Giro d’Italia 2023: qualcuno potrà battere Remco Evenepoel?
Un nome su tutti spicca tra i favoriti alla conquista della Maglia Bianca del Giro d’Italia 2023. È naturalmente quello di Remco Evenepoel, che essendo uno dei principali candidati al successo finale della Corsa Rosa e avendo ancora 23 anni, è chiaramente il maggiore indiziato alla conquista di questa classifica, riservata al miglior giovane. Oltre al campione del mondo, ci saranno comunque altri 54 corridori Under 25 che potranno concorrere per questa graduatoria, che quest’anno vedrà sfidarsi tutti coloro nati dal 1° gennaio 1998 in avanti. Tra questi, il più giovane al via sarà lo statunitense Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech), nato il 5 marzo 2002, mentre il più “anziano” sarà l’italiano Samuele Zoccarato (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), che rientra in questa classifica per soli 9 giorni essendo nato il 9 gennaio 1998.
Favoriti Maglia Bianca Giro d’Italia 2023
Sarà quindi piuttosto difficile non vedere Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) in Bianco sul podio finale di Roma, dove ovviamente il belga spera di salire anche con la Maglia Rosa, conquistando dunque entrambe le graduatorie come accaduto all’ultima Vuelta a España. Se il 23enne se la dovrà vedere soprattutto con Primoz Roglic per la classifica generale del Giro, per la quale parte quasi alla pari con lo sloveno, nella graduatoria dedicata ai giovani non sembrano essere molti i rivali che possono impensierire il campione del mondo. Il principale è probabilmente João Almeida (UAE Team Emirates), che sembrava avviato a conquistare questa maglia lo scorso anno prima che il Covid-19 lo costringesse a ritirarsi a poche tappe dal termine della corsa. Il portoghese punta soprattutto a chiudere il GT italiano sul podio, e se riuscirà a farlo davanti a Evenepoel, allora si porterà a casa anche questa classifica.
Chiaramente, però, in tre settimane di gara possono succedere tante cose, dunque altri corridori potrebbero finire per rientrare nella lotta per la Maglia Bianca. Uno di questi potrebbe essere Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), corridore che ha già dimostrato di poter fare classifica in un Grande Giro con il sesto posto alla Vuelta dello scorso anno. Il neerlandese non partirà però con i gradi di capitano del proprio team, ma sarà al servizio di Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart, dunque difficilmente avrà spazio per le ambizioni personali (a meno, per l’appunto, di sorprese). Inoltre, il 23enne ha un po’ faticato a esprimersi ai migliori livelli in questo inizio di stagione, quindi sarà complicato vederlo replicare il risultato dello scorso settembre, anche se dalla sua avrà sicuramene il vantaggio di avere a disposizione tanti chilometri a cronometro, esercizio nel quale ha dimostrato di fare bene.
Quello di dover convivere con uno o più capitani all’interno del proprio team è un problema che avranno anche Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e Brandon McNulty (UAE Team Emirates). Il colombiano dovrà affiancare Damiano Caruso e Jack Haig, ma lo scorso anno, in una situazione identica (ma con Mikel Landa e Pello Bilbao), riuscì comunque a chiudere il Giro al 12esimo posto (vincendo anche una tappa), secondo nella classifica della Maglia Bianca alle spalle di Juan Pedro Lopez. Il classe 1999, inoltre, è cresciuto molto in questa stagione, come dimostra il recente terzo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi, quindi potrebbe pure cogliere un risultato migliore rispetto al 2022, anche se la cronometro è ancora un po’ un punto debole per lui. Quest’ultima è invece un vantaggio per lo statunitense, che però sarà a disposizione di Almeida, dunque, così come per Buitrago e Arensman, le sue possibilità di fare una buona classifica saranno subordinate all’andamento che prenderà la gara del leader della sua squadra.
Avranno invece più libertà di cercare un risultato personale Einer Rubio (Movistar) e Andreas Leknessund (Team DSM), due corridori con caratteristiche molto diverse ma che per la prima volta avranno la possibilità (e la responsabilità) di fare classifica in un Grande Giro. Il colombiano, che nella prima parte di questa stagione ha colto la prima vittoria tra i professionisti in una tappa all’UAE Tour (oltre ad altri buoni piazzamenti), dovrà soprattutto sfruttare le salite per controbilanciare il tempo che molto probabilmente perderà a crono, esercizio nel quale, invece, il norvegese va piuttosto bene, con il 23enne che proverà a confermarsi ad alti livelli dopo il buon 2022. Libertà, soprattutto di cercare un successo di tappa, le avranno anche Jefferson Cepeda (EF Education-EasyPost) e Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), altri due atleti che potrebbero cogliere un buon piazzamento in questa classifica, cercando magari di guadagnare terreno andando in fuga in quelle tappe movimentate nelle quali è più probabile che un attacco da lontano vada a buon fine.
Dovranno soprattutto lavorare per i compagni di squadra, dunque avranno poche possibilità di curare questa graduatoria, corridori come Ilan Van Wilder (Soudal-QuickStep), uno degli scudieri di Evenepoel, Giovanni Aleotti (Bora-hangrohe), tra i gregari di Aleksandr Vlasov, Alessandro Covi (UAE Team Emirates), che sarà al servizio di Almeida, e Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious), che sarà a fianco di Caruso e Haig. Non avrà invece particolari obblighi di squadra il campione italiano Filippo Zana (Team Jayco AlUla), così come Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), che avranno così la possibilità di fare la loro corsa; in ogni caso, è fortemente improbabile che uno dei due (e, in generale, uno dei corridori sopracitati) si vesta di Bianco sul podio finale di Roma.
Tra gli altri giovani che potrebbero mettersi in mostra nelle prossime tre settimane, ma che difficilmente potranno arrivare a conquistare la Maglia Bianca, c’è sicuramente Ben Healy (EF Education-EasyPost), autore di un’ottima primavera nelle classiche ma ancora tutto da scoprire in una gara a tappe di tre settimane (sarà infatti all’esordio assoluto in un GT). Al pari dell’irlandese, anche giovani promettenti come Michel Hessmann (Jumbo-Visma), terzo classificato all’ultimo Tour de l’Avenir, il compagno di squadra Thomas Gloag, chiamato all’ultimo per sostituire Tratnik, lo statunitense Matthew Riccitello e l’azzurro Marco Frigo (Israel-Premier Tech) saranno al loro primo Grande Giro, dunque sarebbe sorprendente trovarli nelle posizioni di vertice della classifica (sia generale che degli Under 25), così come Natnael Tesfatsion (Trek-Segafredo), Lars Van Den Berg (Groupama-FDJ) e Michel Ries (Team Arkéa-Samsic), corridori che invece hanno già qualche esperienza in più nelle gare a tappe.
Borsino dei favoriti Maglia Bianca Giro d’Italia 2023
***** Remco Evenepoel
**** João Almeida, Thymen Arensman
*** Santiago Buitrago, Brandon McNulty, Einer Rubio
** Jefferson Cepeda, Andreas Leknessund, Vadim Pronskiy, Ilan Van Wilder
* Giovanni Aleotti, Alessandro Covi, Ben Healy, Edoardo Zambanini, Filippo Zana
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