Un Anno Fa…Parigi-Nizza 2022, Simon Yates si prende l’ultima ma Wout Van Aert salva Primoz Roglic

Simon Yates conquista l’ultima tappa della Parigi – Nizza 2022. Con uno scatto nell’ultima salita il capitano del Team BikeExchange – Jayco stacca tutti i rivali per poi riuscire a resistere nella discesa finale alla rimonta condotta da Wout Van Aert (Jumbo-Visma) in favore del capitano Primoz Roglic, che comunque conquista la classifica generale malgrado una defaillance al momento dell’attacco del britannico, che deve così accontentarsi della seconda posizione finale. I tre facevano parte di un quintetto che si era avvantaggiato nella penultima ascesa, con anche Nairo Quintana (Arkéa-Samsic), staccatosi con l’accelerazione del britannico dopo aver più volte provato ad attaccare, e Daniel Martinez (Ineos Grenadiers), fermato da una foratura a 30 km dalla conclusione, dovendo così inseguire per andarsi a prendere il podio finale

La tappa, che anche oggi registra diverse defezioni e che parte sotto una pioggia leggera, vede subito numerosi corridori tentare di andare all’attacco, ma il plotone non lascia spazio ai vari tentativi e lo stesso accade anche sulle prime rampe della Côte de Levens, la prima salita di giornata. A imporre l’andatura in gruppo è la Jumbo-Visma grazie soprattutto a Wout Van Aert, con diversi uomini che già in queste prime fasi non riescono a tenere il ritmo e perdono contatto, mentre altri tentativi di attacco non hanno successo. Giunti al GPM, provano quindi a muoversi Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Fabio Felline (Astana Qazaqstan), Connor Swift (Arkea-Samsic) e Van Aert, e successivamente anche altri sei atleti si riagganciano a questo drappello, ma ancora una volta il plotone va a chiudere e torna compatto a esclusione dei corridori già attardati, alcuni dei quali alzano bandiera bianca e si ritirano.

Affrontando la salita seguente, la Côte de Chateauneuf, la situazione rimane immutata, mentre nella discesa successiva una caduta di Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl) spezza il gruppo in due tronconi, che si riuniscono all’inizio della terza ascesa di giornata, la Côte de Berre-les-Alpes. Non tutti i corridori, però, riescono a rientrare, e tra questi c’è anche Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), anche lui caduto, l’unico dei primi dieci della classifica a non far parte del gruppo di testa. Con la Jumbo-Visma a imporre sempre un’andatura piuttosto sostenuta, anche lungo questa salita non si registrano attacchi, mentre nella discesa seguente è Pierre Latour ad abbandonare forzatamente la compagnia dei primi, a causa di una foratura.

Si arriva così ai piedi della Côte de Peille, la quarta asperità di questa tappa, dove la situazione finalmente cambia: davanti, infatti, si portano i corridori della Ineos Grenadiers, che provano ad alzare il ritmo per tentare di isolare Primoz Roglic. Questa accelerazione porta naturalmente numerosi corridori a perdere subito contatto, ma tra questi non c’è Van Aert, che quando Daniel Felipe Martinez attacca, a 49 chilometri dalla conclusione, si spende per andare a chiudere velocemente sul colombiano. Poco dopo, però, Martinez riparte, e assieme a lui rimangono solo un inesauribile Van Aert, Roglic, Nairo Quintana (Arkea-Samsic) e Simon Yates (Team BikeExchange-Jayco), mentre non riescono ad accodarsi Adam Yates (Ineos Grenadiers), Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Andreas Leknessund (Team DSM), che in breve pagano già 20″ di ritardo.

Questi tre vengono raggiunti poco prima dello scollinamento da Jack Haig, Wouter Poels, Fred Wright (Bahrain Victorious), Ion Izagirre, Guillaume Martin (Cofidis), Aurélien Paret Peintre (Ag2r Citroen), Steff Cras (Lotto Soudal), Soren Kragh Andersen (Team DSM) Joao Almeida (UAE Team Emirates), Quentin Pacher, Stefan Kung (Goupama-FDJ) e Gorka Izagirre (Movistar), ma il loro ritardo dai cinque di testa è nel frattempo salito a 50″. Poco dopo, lo sprint intermedio, dove Yates passa in testa prendendosi tre secondi di abbuono, una foratura costringe Martinez a fermarsi, senza poter contare sull’intevento della sua ammiraglia. La vettura neutra interviene prontamente, ma il colombiano perde quaranta secondi, trovandosi così a lottare a distanza con un Wout Van Aert scatenato, che intanto ha respinto gli inseguitori a 1’10”.

Dietro provano intanto ad organizzarsi, complice anche il rientro di qualche gregario in discesa, riuscendo a riavvicinarsi prima che la strada torni a salire per il Col d’Eze, ultima salita del giorno. Mentre Martinez viene ripreso dagli inseguitori, con Adam Yates che si mette subito al suo servizio, davanti è Quintana a provare ad alzare il ritmo, mandando in difficoltà Wout Van Aert, che comunque stringe i denti e resiste in ultima ruota. Il colombiano allunga una, due, tre volte, ma non riesce a fare la differenza, anche se Primoz Roglic mostra qualche scricchiolio. Se ne accorge Yates, che a 19 chilometri dalla conclusione decide di piazzare la sua stoccata, alla quale anche Quintana deve cedere.

Il colombiano guida l’inseguimento per un primo tratto, ma salendo del suo ritmo Wout Van Aert si è gestito meglio e riesce a rientrare sul colombiano e sul suo capitano, mettendosi subito in testa al terzetto. Dopo poco Quintana cede il passo alla coppia Jumbo-Visma, con Van Aert che palesemente rallenta più volte per aspettare il compagno. In cima al GPM il distacco è così di 25 secondi, con Quintana che scollina con un ritardo di 1’05”, venendo raggiunto poco dopo da Martinez, McNulty e Martin, che sull’impulso del colombiano hanno staccato tutti gli altri.

La discesa è una sfida impari tra Yates e Wout Van Aert, visto che il belga si guarda spesso alle spalle per valutare la posizione di Roglic. Nei tratti più semplici il belga guadagna, ma quando arrivano le curve è il britannico a riprendere terreno, con Roglic quasi sempre passivo a ruota del compagno. Il vantaggio tuttavia cala sensibilmente, con Yates che entra negli ultimi tre chilometri con un vantaggio di appena dieci secondi. A quel punto tuttavia non è più una questione di qualità, ma di energie residue e il battistrada ne trova abbastanza per resistere al ritorno dei rivali, andando quantomeno a vincere la tappa, visto che ormai la classifica generale non è più una opzione.

Risultato Tappa 8 Parigi-Nizza 2022

Classifica Generale Finale Parigi-Nizza 2022

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