Un anno fa… Giro d’Italia 2019, Nibali si difende e non si arrende: “Il mio Giro di certo non è finito qui”

Prima battuta di arresto ieri Vincenzo Nibali al Giro d’Italia 2019. Sinora il siciliano era stato sempre all’altezza, reggendo botta nelle cronometro in cui ha perso terreno, limitando bene i danni anche quando era rimasto coinvolto in frazionamenti del gruppo, ma ieri, per la prima volta, è stato staccato di forza in salita. Richard Carapaz lo aveva già distanziato in salita, ma le altre volte il siciliano lo aveva (colpevolmente, ma consapevolmente) lasciato andare. Questa volta l’ecuadoriano se n’è andato e il capitano della Bahrain – Merida non ha potuto reagire, dovendo restare al fianco di Primoz Roglic (Jumbo-Visma) con il compagno Domenico Pozzovivo a fare il ritmo per limitare i danni.

Poche sibiline parole dopo il traguardo lasciavano trasparire la delusione per una prestazione di certo non attesa e ancor meno di buon augurio per le ultime decisive tappe. “Non è che non volessi parlare – precisa successivamente alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi – È che non c’era molto altro da dire. La verità è che ho pensato soltanto a difendermi. Alla fine, sono umano anche io”. Il danno comunque è minimo visto che dalla Maglia Rosa ha perso solamente sette secondi, concedendone 19 invece a Mikel Landa, che comunque su di lui deve recuperare ancora più di un minuto, oltre al tempo che eventualmente dovrà cedere a cronometro.

Il pericolo maggiore è dunque ovviamente il sudamericano, con la necessità comunque ancora di staccare ulteriormente anche lo sloveno, troppo vicino in vista della prova contro il tempo. E se giornata no doveva essere, ovviamente meglio ieri che una delle tre prossime decisive tappe (anche se chiaramente oggi, frazione dedicata ai velocisti, sarebbe stato ancora meglio). Comunque, come ben sa dopo aver ribaltato la corsa nel 2016, esserci andato vicino nel 2017 e averlo visto fare anche a Chris Froome lo scorso anno, c’è ancora modo per andarsi a prendere questa storica vittoria. “Siamo riusciti a limitare i danni, non ci sono stati grandi distacchi – conferma e rilancia – Il mio Giro di certo non è finito qui“.

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