Un Anno Fa…Giro delle Fiandre 2018, Nibali: “Una battaglia dall’inizio alla fine, volevo provare qualcosa…”

Vincenzo Nibali ha risposto presente al Giro delle Fiandre 2018. L’impresa che i suoi tifosi sognavano non è arrivata, ma il capitano della Bahrain – Merida si è reso comunque protagonista di un’ottima prova. Il 24° posto al debutto è un buon risultato ed è soprattutto stato il suo spirito a colpire, con la voglia comunque di provare a lasciare il segno, tanto che l’azione decisiva è nata proprio da un suo attacco, al quale poi Niki Terpstra ha risposto, involandosi così verso il traguardo. Lo Squalo dello Stretto non ha potuto reggere il ritmo del possente passistone della Quick-Step Floors, ma la sua esperenza nel complesso resta molto positiva, lasciando il sentore che la sua partecipazione possa non essere stato un episodio sporadico.

È stata una gara difficilissima, però bellissima – ammette dopo il traguardo – Volevo provare qualcosa, per essere lì, anche se un po’ di paura nel muoversi c’era. Sono partito in un tratto in cui la strada saliva leggermente. Si era parlato tantissimo che le azioni da lontano possono arrivare, ma quando Terpstra mi ha ripreso io mi sono messo a ruota perché faceva un ritmo altissimo”.

In una corsa che è stata “una guerra, una battaglia dall’inizio alla fine“, il messinese comunque non ha voluto far corsa anonima, cercando ancora una volta il guizzo del campione, senza tirarsi indietro in ogni fase di corsa. Nelle fasi decisive dunque Nibali si è sempre fatto trovare pronto, sin dalle prime fasi di gara, lottando spalla a spalla con i rivali per conquistare le posizioni migliori in gruppo in vista dei muri. Una lotta estenuante che sicuramente ha portato via anche energie preziose.

Pensavo ci sarebbe stato un andamento più tranquillo nella prima parte – ammette – Poi che si sarebbe entrati nel vivo nella seconda parte, Invece, la gara è stata viva sempre, dall’inizio alla fine. C’è stata sempre molta lotta per la posizione. Loro sono corridori molto esplosivi, molto veloci, e facevano una volata prima dei muri per imboccare le curve davanti…”

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