Tour de France 2024, Tadej Pogačar fa poker di tappe: “Pensavo che Jonas Vingegaard avrebbe attaccato ma ho vinto io, domani ci godremo le strade”
Tadej Pogačar parla da dominatore del Tour de France 2024. Il fenomeno sloveno sul traguardo di Isola 2000 si è conquistato il quarto successo di tappa in questa edizione della Grande Boucle, che lo vede saldamente in testa alla classifica generale con oltre 5 minuti di vantaggio sul secondo classificato Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike). Il capitano della UAE Team Emirates ha staccato i diretti rivali quando mancavano circa 7 chilometri alla linea del traguardo e pian piano ha recuperato tutti i fuggitivi che non sono riusciti a tenere il passo della maglia gialla. Parlando nelle interviste post tappa il 25enne ha espresso tutta la sua gioia per questa vittoria sulle salite che conosce molto bene.
Hai voluto colpire duramente già all’inizio di questo weekend conclusivo
“Questa era la tappa regina del Tour de France e ora posso confermare che il Col de la Bonette è una salita davvero spaventosa in gara. In allenamento è bella perché puoi saltare l’ultimo chilometro. Sono super felice di aver avuto una buona gamba oggi. Siamo stati qui ad allenarci per un mese intero tra il Giro e il Tour ed è stato un periodo duro, ma conosco queste salite molto bene. Ancora quando eravamo in ritiro parlavamo coi compagni di squadra di come avremmo voluto gareggiare oggi e abbiamo fatto esattamente quello che ci eravamo detti ed è stato perfetto al 100%”.
Quando hai visto che Jorgenson e Kelderman erano andati in fuga vi aspettavate qualche attacco da parte della Visma?
“Abbiamo fatto un buon ritmo all’inizio del Col de la Bonette e inizialmente pensavo che forse Jonas avrebbe provato ad attaccare su quella salita, ma poi abbiamo visto che anche quelli davanti stavano andando molto forte quindi penso che il loro obiettivo principale oggi era prendere la tappa ma…. L’ho presa io [ride – ndr]”.
Abbiamo visto che ti sei girato diverse volte nell’ultimo chilometro, come mai?
“Era abbastanza finito negli ultimi due chilometri. Già quando avevo superato Simon Yates e Carapaz ero al limite. Ma quando ho visto che anche Matteo [Jorgenson -ndr] stava perdendo qualcosa ho cercato di spingere ancora e di superarlo con un po’ di slancio, ma questa cosa mi ha ucciso le gambe e pensavo che forse poteva tornarmi sotto. È stato davvero forte oggi, complimenti a lui e a tutti i ragazzi in fuga”.
Il tuo vantaggio in classifica generale è aumentato di oltre 1 minuto e 40 secondi oggi
“Sono super felice, è un ottimo margine. Domani posso semplicemente godermi la tappa, lasceremo andare la fuga e ci godremo le strade dove mi alleno da tutta la mia carriera. Godiamocela e speriamo che non accada nulla di grave”.
Ora hai 15 vittorie di tappa al Tour, te ne mancano 20 per eguagliare il record di Mark Cavendish
“Questo Tour è stato veramente stupendo con tutte queste vittorie di tappa. Possiamo dire che con le quattro tappe di quest’anno ho bilanciato le due dello scorso anno. Posso dire di aver vinto tre tappe per Tour ed è una cosa davvero folle e sono super orgoglioso e felice”.
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