Tour de France 2024, a Remco Evenepoel non piace questo sterrato: “Il gravel è una specialità a parte, perché metterlo in un Grande Giro?”
La tappa numero 9 del Tour de France 2024 non sembra avere un gran numero di estimatori, almeno per il momento. La frazione, presentata insieme alle altre qualche giorno fa, avrà partenza e arrivo a Troyes. In mezzo, però, ci saranno diversi settori di sterrato, che potranno rappresentare un fattore importante per la classifica generale, oltre che, ovviamente, per la vittoria di giornata. In modalità diverse, si erano espressi già con qualche riserva sia il vincitore degli ultimi due Tour, Jonas Vingegaard, sia il direttore generale della Jumbo-Visma, ovvero della squadra che ha vinto quattro degli ultimi 5 Grandi Giri disputati, Richard Plugge.
A entrare nel solco delle osservazioni negativi è anche Remco Evenepoel. Il portacolori della Soudal-QuickStep non ha usato mezze parole in tal senso: “Ci sono già gare e campionati a parte per quello che è il gravel – le parole del belga raccolte da Het Laatste Nieuws – Bisogna per forza mettere gli sterrati nei Grandi Giri o in altre gare su strada? Per me non è proprio necessario”.
Evenepoel ha già avuto a che fare con gli sterrati nell’arco di una corsa di tre settimane. Era il Giro d’Italia 2019, la tappa era quella che andava da Perugia a Montalcino e alla fine il belga perse un paio di minuti dagli altri uomini di classifica (in Maglia Rosa c’era Egan Bernal). “Non è che mi faccia paura lo sterrato, a volte mi ci alleno anche quando esco in allenamento vicino Leuven. Alla fine, se saremo fortunati, potremmo anche trovare un manto molto duro e sembrerà quasi di stare andando sull’asfalto”.
Curiosamente, giusto qualche giorno fa, il direttore generale della squadra di Evenepoel, Patrick Lefevere, che negli anni era stato un fiero “oppositore” degli sterrati, si era invece espresso in tono conciliante sul tema, dopo la presentazione delle tappe del Tour de France 2024.
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