Tour de France 2023, l’orgoglio di Victor Campenaerts: “Abbiamo reso possibile l’impossibile, peccato non aver vinto la tappa”
La tappa numero 18 del Tour de France 2023 ha visto spiccare Victor Campenaerts, autore di una prestazione complessiva eccezionale. Il belga della Lotto-Dstny ha animato il tentativo di fuga capace poi di resistere al rientro del gruppo, mettendo in mostra anche un paio di azioni clamorose. Prima si è staccato dai compagni di avventura per attendere Pascal Eenkhorn, compagno di squadra che aveva provato il contrattacco, riuscendo poi a tornare su Kasper Asgreen e Jonas Abrahamsen. Nei chilometri finali, poi, Campenaerts si è sacrificato per tenere altissima l’andatura e per lasciare così qualche metro di vantaggio alla fuga, sperando di propiziare così il successo di Eenkhorn.
Tutto perfetto, a parte l’esito, dato che la vittoria è andata poi ad Asgreen, portacolori della Soudal-QuickStep, che è riuscito a tenersi dietro Eenkhorn, oltre agli arrembanti velocisti. “Penso che abbiamo fatto una grande tappa – le parole di Campenaerts raccolte da Sporza – Al mattino avevamo deciso che qualcuno di noi avrebbe dovuto andare in fuga e che se il gruppetto davanti fosse stato di meno di 4 corridori, di tenere bassa l’andatura, in modo che il gruppo restasse vicino. Poi, l’idea era quella di mandare altri corridori all’attacco a metà strada, in modo da potersi unire alla fuga”.
Ecco, quindi, il tentativo di Eenkhoorn, che non è venuto fuori proprio come la Lotto-Dstny sperava: “Pascal non avrebbe dovuto essere da solo, c’è stato qualche problema di comunicazione e lui è rimasto sospeso in mezzo fra fuga e gruppo per un po’”. A quel punto, Campenaerts, premiato a fine tappa come combattivo di giornata, è andato letteralmente a prendere il compagno di squadra e a portarlo a ruota degli altri fuggitivi.
“Abbiamo reso possibile l’impossibile – le parole del belga, che aveva vissuto una cronometro da incubo giusto qualche giorno prima – E abbiamo dimostrato di cosa siamo capaci, anche se siamo una squadra Professional. Purtroppo, però, non abbiamo vinto. Io ho provato a fare il massimo perché la fuga arrivasse: su quei tratti pianeggianti e in leggera discesa so andare molto forte. Sono entrato in ritmo e sapevo che dovevamo spingere fino alla fine perché il gruppo non rientrasse. Sfortunatamente, il premio finale lo ha preso un’altra squadra”.
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