Tour de France 2021, Wout Van Aert: “Teunissen mi ha detto l’effetto che fa la maglia gialla, in un angolo della mia testa ci penso. Posso sia aiutare la squadra che fare risultato”

Wout Van Aert non nasconde di aver fatto un pensierino alla prima maglia gialla del Tour de France 2021. La prima tappa della Grande Boucle di quest’anno è infatti particolarmente adatta a corridori versatili come il portacolori della Jumbo-Visma, che peraltro domenica scorsa ha dimostrato di essere già in gran forma laureandosi campione del Belgio. Il classe ’94 andrà in questi giorni in ricognizione sul percorso della prima frazione (che sembra essere più dura del previsto a sentire Julian Alaphilippe, che la ricognizione l’ha già fatta) con un sogno giallo in testa, pur sapendo che l’obiettivo principale sarà sempre quello di proteggere il capitano Primoz Roglic.

Ovvio che la maglia gialla è un pensiero che è in un angolo della mia testa, è il sogno di ogni corridore – ha esordito in conferenza stampa – Sono curioso di sapere come andrà, il mio compagno Mike Teunissen l’ha già indossata nel 2019 e mi ha spiegato l’effetto che fa. Ovviamente è un qualcosa che ho voglia di provare. Ho visto le tappe solo online, ma oggi o domani andremo in ricognizione sul percorso della prima tappa. Da ciò che ho capito, sarà una tappa difficile. […] Le prime tappe sono per puncheur, ma anche gli uomini di classifica potranno lottare per la vittoria. Il ritmo sarà alto, ci sarà nervosismo e il tempismo sarà fondamentale. Alla fine, vincerà più forte. Normalmente, un arrivo del genere è adatto a me, speriamo che avrò ancora abbastanza energie alla fine”.

Energie che il ventiseienne  sembra avere, visto che dopo i campionati nazionali ha rivelato di essere ancora più in condizione di quanto pensasse, ma che potrebbe essere costretto a spendere anche in favore del suo capitano: “Il primo weekend di corsa sarà importante per la classifica generale. È chiaro che tutta la squadra arriva con un obiettivo principale: un buon piazzamento finale per Primoz. Ma i due obiettivi possono andare di pari passo: aiutare la squadra e fare risultato”.

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