Tour de France 2021, Vincenzo Nibali: “Problema al polso definitivamente superato. Ritiro anticipato? Dipende dalla decisione di Cassani per Tokyo”

Vincenzo Nibali rivela le sue ambizioni per il Tour de France 2021. Il corridore della Trek-Segafredo ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione della corsa che andrà a caccia di successi di tappa, ovviamente nelle frazioni con le grandi salite, ma non mancherà di mettersi a disposizione della squadra ogni qualvolta ce ne sarà bisogno. Il vincitore dell’edizione 2014 ha spiegato anche di non aver ancora deciso se porterà a termine l’edizione di quest’anno e che tutto dipende da un eventuale convocazione per Tokyo, con il ct Davide Cassani che non sembra aver ancoro sciolto le riserve.

“Ho bellissimi ricordi del Tour 2008, che partì sempre dalla Bretagna – ha dichiarato il siciliano –  Fu il mio primo Tour e riuscì a vestire anche la maglia bianca. Quell’esperienza fu memorabile. Ricordo perfettamente l’emozione dell’ultima tappa a Parigi, bellissimo. Dopo il Giro ho pensato a recuperare, benché il tempo sia passato veloce prima di ripartire per il Tour. Ho speso le ultime settimane per lavorare sulla condizione ed essere pronto fin da subito per il Tour. Il problema al polso è definitivamente superato“.

 

L’ex campione italiano ha dunque ribadito che punterà alle tappe, lasciandosi andare anche a dei pronostici sulle prime frazioni e sulla classifica generale: “Sono qui per puntare alle tappe insieme ad una squadra molto forte. Pedersen, Stuyven e poi io e Bauke per le salite. Non farò mancare il mio supporto alle ambizioni di squadra, anche nelle volate ovviamente. Per le prime tappe credo ci saranno tanti competitors capaci di vincere. Van der Poel è sicuramente uno dei più forti. E’ un corridore incredibile e reduce da due vittorie super al Giro di Svizzera. Vedremo delle belle sfide. Per la classifica generale, il mio favorito è Pogacar.

 

Il corridore italiano poi non ha nascosto la volontà di rappresentare il proprio paese ai prossimi Giochi, che potrebbero spingerlo a un ritiro anticipato dalla Grande Boucle: “Non so ancora come si concluderà il mio Tour, se anticipatamente rispetto a Parigi, perché tutto dipenderà da Tokyo. Nel caso in cui arrivasse la convocazione, potremmo valutare di interrompere prima il Tour per volare in Giappone.  Il progetto di Tokyo è iniziato già da qualche anno. Chiaramente per me essere chiamato e poter supportare la causa azzurra sarebbe molto importante, un onore. Dopo il Giro sono riuscito a recuperare e già dimostrare una buona condizione ai Campionati Italiani. Come detto, sono qui al Tour non per fare classica ma per puntare alle tappe. Il Tour per me è un investimento anche in vista delle Olimpiadi. Poi, quando sarà il momento, mi confronterò con Cassani e capiremo la sua decisione per Tokyo”.

 

L’ex Astana e Bahrain ha poi concluso, spiegando ancora una volta cercare successi di tappa, magari sin da subito, visto che i problemi al polso sembrano superati: “Capiremo le mie opportunità per andare a caccia di tappe giorno dopo giorno, step by step. Se la condizione mi assiste, nella mia testa c’è la volontà di provarci già nelle prime tappe. Dal Giro non ho praticamente corso, ad eccezione del campionato italiano. Io stesso ho bisogno di avere qualche riscontro, di confrontarmi con il resto del gruppo. Da lì potrò tarare meglio i miei obiettivi, se aspettare le montagne o provarci fin da subito. L’obiettivo è centrare qualche fuga importante o cercare l’azione nel finale delle tappe”.

 

 

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