Tour de France 2019, Steven Kruijswijk non brilla, ma rivendica: “Non potevo seguire Pinot, per me meglio corsa dura”

Steven Kruijswijk si difende durante la quindicesima tappa del Tour de France 2019. Il portacolori della Jumbo-Visma non è riuscito a seguire le accelerazioni di Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) e ha cercato di limitare i danni senza perdere troppo terreno sull’impegnativa salita finale di Prat d’Albis. Sul traguardo di Foix il passivo è stato di 49” dal francese e ora il ciclista olandese si trova in terza posizione a 1’47” dalla maglia gialla sempre sulle spalle di Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), tuttavia desta molta preoccupazione il fatto che Pinot sia ora a soli tre secondi. Le tappe difficili non mancheranno durante l’ultima settimana e sarà complicato difendere il podio dagli attacchi del francese.

“Sono rimasto nella ruota di Thomas – commentava a fine tappa – Non potevo seguire Pinot, quindi ho dovuto cercare di trovare un mio ritmo. Siamo arrivati al traguardo il più velocemente possibile per ridurre lo svantaggio. Non mi sentivo male, ma ci sono giorni in cui vai meglio di altri. Sapevamo che sarebbe stata una lotta corpo a corpo. Sul Mur de Péguère eravamo ancora in tre (oltre a lui, Laurens De Plus e George Bennett, ndr) e Landa ha attaccato, così nella salita abbiamo inseguito ad un buon ritmo e Laurens ha fatto il suo lavoro in discesa con altri corridori”.

Criticati da alcuni per la scelta di aver preso in mano la situazione quando le gerarchie di classifica gli avrebbero forse consentito di restare a ruota, lasciando che fossero altri ad assumersi l’onere dell’inseguimento, il capitano della compagine neerlandese non ha rimpianti: “Bisogna pur provare qualcosa e per me è meglio una corsa dura“. Una tattica che presumibilmente la squadra vorrà attuare ancora nelle ultime tappe di montagna.

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