Tour de France 2018, Stuyven: “L’ultimo tratto di salita mi ha ucciso”

Jasper Stuyven è arrivato a un passo dal successo nella quattordicesima tappa del Tour de France 2018. In fuga sin dalle prime battute, il potente passista della Trek-Segafredo ha seguito insieme a Tom-Jelte Slagter (Dimension Data) l’allungo portato da Gorka Izagirre (Bahrain-Merida) a circa 60 chilometri dal traguardo, andandosene in solitaria in contropiede quando c’erano ancora oltre 30 chilometri da percorrere. Giunto a guadagnare quasi due minuti sul resto del gruppo degli attaccanti, il belga è stato riacciuffato da Omair Fraile (Astana) lungo le rampe della Cote de la Croix Neuve e si è dovuto accontentare del terzo posto dopo essere stato battuto in uno sprint a due da Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors).

“Mi sentivo bene, il piano era quello di partire presto perché non avevo niente da perdere. Siamo rimasti in tre e ho dato tutto per contrattaccare. Izagirre e Slagter non andavano così forte, così ho capito che saremmo arrivati ai piedi della salita con poco vantaggio e non avrei avuto scampo. Ho guadagnato un buon margine, ma non è stato abbastanza. Se fossi rimasto insieme a loro non avrei messo tutto quel gap tra me e gli altri componenti della fuga”.

I tre chilometri di salita che hanno condotto la corsa all’Aerodromo di Mende hanno però mortificato le velleità del belga: “Dopo il primo chilometro ci credevo ancora, ma non avevo più niente nelle gambe. Ho provato a insistere, ma l’ultimo chilometro mi ha letteralmente ucciso“.

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