Tour de France 2018, Contador: “Sarà un Tour aperto per la vittoria finale con un percorso molto completo”

Farà uno strano effetto non vedere Alberto Contador ai nastri di partenza del Tour de France 2018 . Nella giornata odierna, lo scalatore della Trek – Segafredo (il suo contratto è valido sino al termine della stagione) era fra gli ospiti della presentazione del percorso della Grande Boucle, sicuramente con un pizzico di nostalgia anche da parte sua. Ancor di più se il tracciato disegnato da Christian Prudhomme e i suoi collaboratori incontra il suo gusto, come ammette lui stesso a margine dell’evento svoltosi oggi al Palais des Congrès di Parigi.

Hanno disegnato un Tour molto completo – commenta il madrileno – Il primo test importante sarà la cronosquadre. Nella prima parte di corsa bisognerà stare attenti al vento e ci sono alcuni finali come il Mûr-de-Bretagne o Mende che possono creare sempre dei distacchi. Il prima giornata veramente importante però sarà la tappa di Roubaix, con molti tratti in pavé. Vedere quella tappa in TV sarà molto bello, ma per i corridori al via della corsa è una tappa con diversi rischi, una giornata ricca di tensione per tutte le squadre”.

Dopo le prime insidie, si entrerà nel vivo con grandi salite, un bel mix di tradizione e innovazione che il Pistolero avrebbe amato correre. “Ci sono poi tappe molto dure con finali mitici come l’Alpe d’Huez e altre nuove – aggiunge – È sempre bello scoprire nuove salite. C’è inoltre una cronometro con 3 salite al suo interno che mi ispira molto. È un peccato che la facciano solo ora e non prima quando correvo. Ci sono tante che promettono spettacolo in cui sarà difficile controllare la corsa per una squadra. La cronometro infine non è molto lunga e quindi Froome potrebbe non guadagnare tanto terreno sugli scalatori, come avveniva in altre occasioni. Sarà un Tour abbastanza aperto per la vittoria“.

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