Tour de France 2018, Barguil: “Non punto alla generale! Voglio una tappa di montagna”

Il Tour de France 2018 rappresenta un viatico importante per la stagione di Warren Barguil. I primi mesi con la maglia della Fortuneo-Samsic non sono sicuramente stati quelli che si aspettavano lui e i suoi tifosi, a maggior ragione dopo quanto aveva mostrato nella scorsa edizione della Grande Boucle, terminata con due splendide vittorie di tappa. Il Tour rappresenterà quindi la chiave di volta ideale per provare a dare un senso a questa annata ed è quindi lecito aspettarselo combattivo e sempre all’attacco, soprattutto nella seconda e terza settimana.

Il 26enne transalpino non vuole quindi che gli vengano affibbiate troppe pressioni, tanto che ha voluto subito mettere le mani avanti spiegando che non punterà alla classifica generale. Anche i suoi compagni, quindi, avranno spazio per provare a mettersi in mostra: “Sono davvero felice di essere qui. Sarà molto difficile fare come l’anno scorso, ma sono tornato e spero di fare il meglio possibile – ha spiegato l’ex corridore della Sunweb – Non è fondamentale vincere una tappa, ma riuscire con i mezzi che ho e passare la linea del traguardo avendo dato tutto. Abbiamo una squadra molto unita, che non è necessariamente qui per me. Hanno anche loro le loro carte da giocare, non sono qui per sostenermi. Non vengo qui per curare la classifica generale, quindi avranno anche la loro possibilità. Abbiamo una parte molto importante per la squadra, in Bretagna: dovremo dimostrare che non siamo morti, che esistiamo ancora, perché molti pensano che non ci siamo più. Penso che saremo in grado di mostrare il nostro orgoglio. Ora siamo nella seconda parte della stagione, vedremo un’altra squadra”.

L’anno scorso il decimo posto finale fu quasi una conseguenza del suo modo di correre sempre in avanscoperta: “Spero in un Tour all’attacco come l’anno scorso – ha continuato Barguil – Non punto alla generale perché sono in una nuova squadra, ho bisogno di prendere i miei spazi. Non vedo l’ora di fare il meglio che posso e punto a una vittoria di tappa in alta montagna. I primi dieci giorni saranno tranquilli come l’anno scorso: cercherò di frenarmi fino alla prima tappa alpina”

Per lui, come per tanti corridori con le sue caratteristiche, fondamentale sarà passare indenni la prima settimana: “Punto alla seconda e alla terza settimana del Tour. Sarà molto difficile per me stare fermo durante il passaggio in Bretagna, ma devo riservare le mie cartucce per la montagna, dove darò il mio meglio. Ho compagni di squadra ultra-motivati ​​che si adattano meglio ai profili delle tappe iniziali del Tour”.

 

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