Tour de France 2023, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2023.
TOP
Pello Bilbao (Bahrain-Victorious): Il basco non sbaglia niente, correndo con intelligenza dal primo all’ultimo chilometro. Presente sin dai primi movimenti offensivi di giornata, nelle fasi iniziali controlla bene la situazione, spendendo il giusto senza strafare, dimostrandosi poi fondamentale per portare via la fuga giusta. Senza di lui l’intera tappa sarebbe stata diversa, visto che tutta la fuga si equilibra in base alla sua presenza, in quanto uomo di classifica e in quanto tra i più veloci, ma lui non si tira indietro e assume il suo status, lavorando e tirando quando serve, nonché scattando quando arriva il momento.
Krists Neilands (Israel – Premier Tech): Si gioca piuttosto male le sue carte, ma che spettacolo. In stato di grazia è tra i primi ad attaccare sin dalle primissime fasi di corsa, vivendo una giornata da assoluto protagonista, dimostrandosi il più forte in salita. Forse lo capisce anche lui e prova una azione probabilmente esagerata, d’altro canto è anche sfortunato a trovare sulla sua strada un corridore come il basco, che oggi aveva quel qualcosa in più.
Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Anche oggi se la prima ora di corsa ti fa ringraziare che ci sia la diretta integrale è merito suo. Quasi con nonchalance nelle prime fasi di corsa si fa trovare davanti, inserendosi nella fuga di giornata, invogliando anche tre compagni di squadra a muoversi, mandando in frantumi le certezze di chi aveva definito questa una mera tappa di transizione. Dopo averci provato un paio di volte desiste e la corsa rientra sui binari più tradizionali, ma intanto lo spettacolo della prima ora sarebbe valso anche da solo il biglietto.
FLOP
David Gaudu (Groupama-FDJ): I giorni passano, ma continuano a non essere rassicuranti per il corridore francese. Malgrado si dica ancora intenzionato a lottare per il podio, oggi sfiora la catastrofe soffrendo tantissimo in partenza, riuscendo poi a rientrare grazie al grande supporto dei compagni e il rallentamento del gruppo. Fortunato che nessuno dei rivali diretti abbia provato ad approfittarne, forse a questo punto anche consapevoli che difficilmente possa essere un pericolo.
Julian Alaphilippe (Soudal-QuickStep): L’ex campione del mondo spende tante energie nelle prime fasi di corsa, generoso come suo solito, ma ancora una volta si conferma lontano da quella condizione che pochi anni fa gli permetteva di dare spettacolo ad ogni colpo di pedale sulle strade di Francia, ma non solo. Bello vederlo lottare, soprattutto dopo le difficoltà recenti che tutti gli conosciamo, tuttavia da lui ormai ci si aspetta di nuovo qualcosa in più che lottare.
Alpecin – Deceuninck: Energie spese in modo apparentemente inutile da parte della formazione belga, che domani sarà invece chiamata a proseguire la sua impressionante striscia in volata. Difficilmente comprensibile la scelta di mettere Silvan Dillier a tirare in un momento in cui toccava chiaramente ad altri farlo, così come resta piuttosto insolita, se non enigmatica, la decisione di Mathieu Van Der Poel di partire in contropiede in discesa, per poi, ovviamente, piantarsi in salita.
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