Top/Flop della Settimana: Astana, Froome, Greipel, Mitchelton-Scott, Passaporto Biologico, Pogaçar

TOP

Tadej Pogacar: Vince al primo arrivo in salita, poi a crono costruisce un tesoretto che difenderà con caparbietà e il piglio del corridore navigato nell’ultima tappa. A star is born non è solo cinema e musica, ma anche sempre più in voga anche nel ciclismo. Mentre tutti applaudiamo il fenomeno Evenepoel e attendiamo l’ascesa anche su strada di Evenepoel, alla Volta ao Algarve lo sloveno entra nella storia come il più giovane vincitore di una corsa a tappe almeno HC del ciclismo moderno. La UAE Team Emirates si è presa un bel talentino e trova subito il modo di farlo emergere.

Astana: Continua l’incredibile serie della formazione kazaka, che in questo mese ha parteicpato a sei corse a tappe e se le porta a casa tutte. In questa settimana prima il dominio assoluto di Alexey Lutsenko al Tour of Oman, dove si prende anche tre tappe, poi la prestazione corale che manda al tappeto Tim Wellens alla Vuelta a Andalucia per una doppietta siglata Jakob Fuglsang e Ion Izagirre. Una partenza a razzo per una squadra che dimostra grande solidità e, pur senza grandissimi nomi, valorizza il suo organico.

Mitchelton-Scott: Due successi per Matteo Trentin e un sigillo di Simon Yates. È questo il bilancio con cui la formazione australiana esce da una bella settimana, confermando la validità del proprio lavoro invernale a ridosso dei grandi appuntamenti. Tra pochi giorni si inizia con le classiche di primavera e cominciano anche le corse a tappe di livello in Europa: gli australiani sono pronti!

FLOP

Passaporto Biologico: Ancora una volta il sistema trova una falla non da poco. Stavolta ad essere colpito è il cuore della lotta, ovvero quel passaporto biologico che è un po’ il fiore all’occhiello del ciclismo, esasperazione forse con un sistema di localizzazione ADAMS rivedibile, ma che sembrava dare garanzie importanti. Il Tribunale dello Sport spagnolo invece la pensa diversamente, annullando di fatto la squalifica di Ibai Salas inflitta dall’UCI proprio in base a delle anomalie nel passaporto biologico. Un precedente che potrebbe anche far affossare l’intero sistema di controlli incrociati.

André Greipel: La stagione è appena iniziata e c’è tutto il tempo per rifarsi, ma il tedesco si aspettava sicuramente di più da sé stesso. I suoi primi passi con la Arkéa – Samsic sono invece tentennanti e quel Gorilla che faceva un gran baccano sbattendosi i pungi sul petto al momento non si vede. La squadra francese invece ha un bisogno disperato di lui per convincere ASO ad invitarli anche al Tour de France. A breve si corre la Parigi – Nizza e l’ex Lotto Soudal dovrà dare i segnali richiesti.

Chris Froome: Niente di grave, ma il britannico decide di sottrarsi alla sfida dell’UAE Tour per riprendersi da un Tour Colombia in cui già non ha brillato. Se nella corsa sudamericana era lecito aspettarsi tutto sommato abbastanza poco, l’appuntamento negli Emirati era già un appuntamento più sentito per un confronto diretto con molti big. Un primo confronto che ha deciso di glissare, sostanzialmente per riprendersi dal fuso orario e dalle fatiche in Sudamerica. Non c’è di che preoccuparsi, la strada è ancora lunga, ma il segnale non è incoraggiante.

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