Vuelta a Andalucia 2025, il fuggitivo Jon Barrenetxea vince l’ultima tappa – 4° uno sfortunato Giovanni Carboni, Pavel Sivakov conquista la corsa

La Vuelta a Andalucia 2025 si chiude con il successo di giornata di Jon Barrenetxea. Lo spagnolo della Movistar, che faceva parte della fuga di 21 corridori che ha animato l’ultima frazione della corsa iberica, si è imposto in uno sprint ristretto sul traguardo di La Línea de la Concepción regolando i norvegesi Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Johannes Staune-Mittet (Decathlon AG2R La Mondiale). Quarto posto di tappa per Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), che faceva parte del drappello di fuggitivi capace di allungare ulteriormente nel finale ma che, per evitare la caduta di Thomas Gachignard (TotalEnergies) e Iker Mintegi (Euskaltel-Euskadi) a sei chilometri dall’arrivo, ha perso contatto con il terzetto che si è giocato la vittoria, concludendo con un ritardo di 12″.

Arrivato con il grosso del gruppo con un ritardo di circa mezzo minuto dai primi, Pavel Sivakov (UAE Team Emirates XRG) è riuscito a difendere la propria leadership e a conquistare così il successo finale. Sul podio con lui salgono Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e Clément Berthet (Decathlon AG2R La Mondiale), staccati entrambi di 23″, con il britannico che riesce a superare il transalpino (che nel finale ha preso un buco di 3″) al secondo posto grazie ai migliori piazzamenti.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La presenza di una lunga salita sin dai primissimi chilometri invoglia molti a provarci dalla lunga distanza e, dopo alcuni tentativi iniziali prima dell’inizio vero e proprio della prima ascesa di giornata, nel corso del GPM del Puerto del Madroño avvengono nuove accelerazioni che portano alla fine delle scaramucce e a comporre al comando un gruppo formato da ben 21 corridori. Gli attaccanti scollinano la prima salita con un margine attorno ancora ai trenta secondi, tuttavia il gruppo decide in seguito di rallentare e non sembrano esserci altre squadre interessate alla fuga.

Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), David Delgado e José Manuel Diaz (Burgos Burpellet BH), Paul Double (Team Jayco AlUla), Jordan Labrosse, Nicolas Prodhomme e Johannes Staune-Mittet (Decathlon AG2R La Mondiale), Thomas Gachignard e Pierre Latour (TotalEnergies), Omar Fraile e Axel Laurance (Ineos Grenadiers), Enric Mas e Jon Barrenetxea (Movistar), David Gonzalez (Q36.5 Pro Cycling Team), Andreas Leknessund, Anders Halland Johannessen e Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility), Milan Lanhove (Team Flanders Baloise), Iker Mintegi (Euskaltel-Euskadi), Floris De Tier (Wagner Bazin WB) e Ivan Ramiro Sosa (Equipo Kern Pharma) riescono così a guadagnare un margine che supera velocemente il minuto prima che la UAE Team Emirates XRG inizi a controllare, attestando inizialmente il distacco ai 90 secondi.

Una breve pausa a causa di un passaggio a livello chiuso attorno alla metà gara, concede in qualche modo ai fuggitivi altro margine, arrivando a piedi del Puerto del Espino con un vantaggio salito a 2’30”, che comincia a mettere in pericolo la leadership di Pavel Sivakov (UAE Team Emirates XRG). I suoi compagni cambiano così il ritmo e si avvicinano fino a entrare nei 50 chilometri conclusivi con un ritardo tornato sotto controllo, di poco superiore al minuto. Con il ritorno di saliscendi davanti iniziano a darsi battaglia, ma nonostante alcuni tentativi si resta sostanzialmente tutti assieme ad eccezione di Latour, che soffre nuovamente le discese e perde contatto.

I fuggitivi riescono comunque ad entrare nei 30 chilometri finali con un margine di 1″30″ sul plotone, procedendo tutto sommato di buon accordo ancora per qualche chilometro, nonostante non manchi qualche piccola scaramuccia. Decisivo diventa l’allungo ai -18 dalla conclusione di Staune-Mittet, Barrenetxea, Gachignard, T. H. Johannessen e Mintegi, ai quali riesce a riagganciarsi giusto in tempo Carboni. Nessuno degli altri componenti della fuga reagisce e questo sestetto riesce quindi a guadagnare rapidamente 30″ di vantaggio, che diventano 45″ all’ingresso negli ultimi 10 chilometri.

4000 metri più tardi, in una curva, Mintegi finisce a terra e porta con sé anche Gachignard, mentre Carboni riesce a rimanere in piedi per poco, perdendo però contatto con Barrenetxea, Johannessen e Staune-Mittet, che a quel punto tirano dritti e vanno a giocarsi il successo di tappa. L’accordo tra i tre si rompe tuttavia presto, con Johannessen che tenta di allungare a tre chilometri e mezzo dal traguardo, venendo però subito ripreso. Poco dopo ci prova Barrenetxea e assieme ancora Johannessen riesce a prendere un leggero margine su Staune-Mittet, che a fatica chiude il gap prima della flamme rouge e prova poi a prendere di sorpresa gli altri due, senza successo. Si arriva così allo sprint finale, lanciato dallo stesso Staune-Mittet, ma Barrenetxea sfrutta il suo spunto veloce e ha agilmente la meglio, anche se Johannessen si lamenta per un leggero scarto dello spagnolo durante la volata, nella quale però la giuria non riscontra irregolarità.

Risultato Tappa 5 Vuelta a Andalucia 2025

Classifiche Vuelta a Andalucia 2025

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