Parigi-Nizza 2025, Magnus Sheffield conquista l’ultima! 2° Matteo Jorgenson, che si porta a casa la corsa per il 2° anno di fila

Magnus Sheffield torna alla vittoria a quasi tre anni di distanza dall’ultima volta imponendosi nell’ultima tappa della Parigi-Nizza 2025. Lo statunitense della Ineos Grenadiers è andato all’attacco quando mancavano 35 chilometri al traguardo, riportandosi sul terzetto che era al comando in quel momento e staccando poi un bravissimo Mads Pedersen (Lidl-Trek) sull’ultima asperità di giornata. Il 22enne ha quindi resistito per 29″ al ritorno del connazionale Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), che sul traguardo di Nizza festeggia comunque il secondo successo finale consecutivo nella corsa transalpina.

Terzo di giornata ha chiuso Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), staccato di 35″, mentre a 1’01” ha chiuso un drappello comprendente anche Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Thymen Arensman (Ineos Grenadiers), che accompagnano Jorgenson sul podio finale staccati rispettivamente di 1’15” e 1’58”.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La tappa finale parte subito velocissima e con numerosi attacchi sin dai primi chilometri, che vedono particolarmente attivo Mads Pedersen (Lidl-Trek). È invece una giornata no per Brandon McNulty (UAE Team Emirates XRG), settimo della generale, che perde presto le ruote del gruppo e, dopo alcuni minuti, sale in ammiraglia e abbandona la corsa. Nel frattempo, davanti i tentativi proseguono ma nessuno riesce a prendere il largo: ci prova con più convinzione un drappello composto da Dries Van Gestel (Soudal Quick-Step), Daan Hoole (Lidl-Trek), Ben O’Connor (Team Jayco AlUla), Aurélien Paret-Peintre e Callum Scotson (Decathlon AG2R La Mondiale), Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL), Lorenzo Milesi (Movistar Team), Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), Ewen Costiou (Arkéa-B&B Hotels), Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost), Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck), Joel Nicolau (Caja Rural-Seguros RGA) e nuovamente Pedersen, ma la Uno-X Mobility va a chiudere e dopo 35 chilometri di gara il plotone torna compatto.

Un inesauribile Pedersen riparte assieme a Steinhauser e a Jonathan Narvaez (UAE Team Emirates XRG), sui quali si riportano Matteo Sobrero (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Jack Haig (Bahrain Victorious), mentre lo stesso non riescono a fare Rémi Cavagna (Groupama-FDJ), Thomas Gachignard (TotalEnergies) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Pedersen allunga ulteriormente nella breve discesa che anticipa l’inizio della salita del Col de la Porte e approccia quest’ultima con 10″ di margine sugli altri quattro attaccanti e 17″ sul gruppo, che, tirato soprattutto dalla Ineos Grenadiers, non vuole lasciare spazio. Il ritmo impresso dalla formazione britannica è piuttosto alto e, oltre a portare al riassorbimento dei fuggitivi, fa anche perdere contatto a numerosi corridori, compreso Lenny Martinez (Bahrain Victorious), e isola la Maglia Gialla Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike), rimasto senza compagni di squadra.

Sono circa 30 gli uomini che giungono allo scollinamento, dopo il quale Pedersen attacca nuovamente e, nel corso della lunga discesa, riesce a guadagnare 1’10” su un plotone che preferisce non rischiare e sul quale sono nel frattempo rientrati altri corridori. Con l’inizio della Côte de Peille, però, il ritmo del gruppo cambia quando prima Aleksandr Vlasov (Red Bull-Bora-hansgrohe), e poi il compagno di squadra Florian Lipowitz provano ad attaccare. Sul tedesco, tuttavia, la marcatura di Jorgenson e degli altri uomini di classifica è stretta, così a Vlasov, più lontano dalle posizioni di vertice, viene concesso il via libera assieme a Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale). I due riescono a riportarsi poco prima del GPM su Pedersen, il cui vantaggio era crollato a 20″, e questo terzetto scollina con questo stesso vantaggio su ciò che resta del gruppo.

Lungo la successiva discesa, a 35 chilometri dalla conclusione, attacca invece Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), che rientra su Vlasov, Gall e Pedersen con l’inizio del breve strappo che porta al traguardo volante del Col d’Èze. Nel plotone, dove dopo un tentativo senza successo di João Almeida (UAE Team Emirates XRG) avviene un rallentamento che porta il gap a sfiorare il minuto, è invece proprio Jorgenson ad attaccare, riuscendo velocemente a fare la differenza nonostante il tentativo di Lipowitz di reagire. Lo statunitense si avvicina rapidamente al quartetto di testa, il quale si rompe proprio in prossimità dello scollinamento, quando Pedersen sprinta davanti a Sheffield al traguardo volante. I due insistono e riescono così a prendere un leggero margine su Vlasov e Gall, che poco dopo vengono raggiunti da Jorgenson.

La coppia al comando entra negli ultimi 20 chilometri con 15″ di vantaggio sul terzetto inseguitore e 45″ su ciò che resta del gruppo, che perde ancora un po’ di terreno nel corso della discesa che porta ai piedi dell’ultima difficoltà di giornata, il Col des Quatre Chemins. Qui, appena iniziata la salita, Sheffield allunga e stacca Pedersen, che poco dopo viene raggiunto e superato anche da Jorgenson, Gall e Vlasov, i quali devono recuperare 20″ allo statunitense. Gall prova poi ad allungare e a cedere sono sia Vlasov che Jorgenson, che tuttavia si riporta sull’austriaco poco prima del GPM, dove transitano sempre con 20″ di ritardo da Sheffield. Dietro, invece, un attacco di Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) porta lui, Lipowitz, Clément Champoussin (XDS Astana) e Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team) a rientrare su Vlasov, ma questi cinque scollinano con quasi un minuto di ritardo.

Nel corso della discesa Jorgenson riesce a distanziare Gall e prova ad avvicinarsi a Sheffield, che nonostante un po’ di vento contrario nel finale riesce comunque a mantenere un buon margine e a presentarsi tutto solo sulla linea d’arrivo, conquistando così una vittoria che mancava da quasi tre anni. Alle sue spalle, la Maglia Gialla chiude con un ritardo di 29″ ed esulta per il secondo successo nella generale, mentre Gall arriva poco dietro, con un ritardo di 35″. Sopra il minuto il ritardo degli altri uomini di classifica, che tuttavia non si modifica nelle prime tre posizioni.

Risultato Tappa 8 Parigi – Nizza 2025

Classifiche Parigi – Nizza 2025

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