Giro d’Italia 2022, Santiago Buitrago trionfa in fuga! Carapaz, Hindley e Landa quasi pari, Almeida perde 1′

Stavolta nessuno supera Santiago Buitrago al Giro d’Italia 2022. Il giovane corridore della Bahrain – Victorious si impone in solitaria domando il Menador al termine di una lunga fuga, andando a riprendere Gijs Leemreize e un indomito Mathieu Van Der Poel, che si erano avvantaggiati nella discesa precedente, staccandoli poi con grande tempismo potendosi poi gestire perfettamente nella discesa verso Lavarone. Sull’ultima salita di giornata scoppia anche la bagarre fra i big, con Richard Carapaz, Jai Hindley  e Mikel Landa che riescono a staccare in maniera importante Joao Almeida, fino a guadagnare oltre un minuto sul traguardo, mentre tra loro i distacchi si fanno solo allo sprint finale, con Carapaz che allunga seguito dal solo Hindley, con Landa che perde sei secondi.

La corsa inizia subito con le prime accelerazioni su una strada in salita che vede il gruppo subito in lunga fila indiana, mentre i velocisti devono rapidamente lasciarsi sfilare. Se i primi scatti non riescono a fare la differenza, il gruppo appare comunque propenso a voler lasciare una fuga. Dopo cinque chilometri al comando si avvantaggiano così Thymen Arensman (DSM), Hugh Carthy (EFE), Alessandro Covi (UAD) e Felix Gall (ACT), mentre alle loro spalle una lunga serie di accelerazioni porta alla formazione di un gruppo di 19 unità. Jan Hirt (IWG), Santiago Buitrago (TBV), Guillaume Martin (COF), Lorenzo Fortunato (EOK), Giulio Ciccone (TFS), Sam Oomen (TJV), Koen Bouwman (TJV), Luca Covili (BCF), Antonio Pedrero (MOV), Mauri Vansevenant (QST), Damien Howson (BEX), Rein Taaramäe (IWG), Gijs Leemreize (TJV), Attila Valter (GFC), Filippo Zana (BCF), Mathieu van der Poel (AFC), Nicolas Prodhomme (ACT), Diego Andrés Camargo (EFE) e Simone Ravanelli (DRA) scollinano dai primi con un ritardo di 35 secondi, seguiti da Diego Rosa (EOK) e David De La Cruz (AST), che tuttavia nella discesa non riescono a chiudere rapidamente il gap.

Con il gruppo che lascia fare, concedendo rapidamente oltre due minuti, il ricongiungimento arriva comunque al termine della prima ora di corsa, nella quale vengono percorsi 44,4 chilometri, mentre il gruppo continua a concedere terreno visto che non ci sono uomini pericolosi per la Maglia Rosa. Grazie al lavoro di Ben Swift e Salvatore Puccio la Ineos Grenadiers lascia il gap salire fino a tre minuti nel corso della lunga discesa. Lo svantaggio del gruppo, tirato sempre dalla Ineos Grenadiers, si mantiene sui 3′ nel tratto seguente, ma una volta entrati negli ultimi 100 chilometri di gara il margine dei fuggitivi torna a salire in maniera sensibile, arrivando a 4’30” lungo le prime rampe del primo GPM di giornata, quello di Giovo, in cima al quale Bouwman transita per primo davanti a Ciccone, con il plotone che invece passa in cima con un ritardo che tocca i 6′.

Nella discesa successiva, dove si registra una caduta senza conseguenze per Buitrago, il drappello degli attaccanti si allunga e si spezza in più tronconi, alcuni dei quali si ricompattano una volta tornati in pianura. Davanti rimangono quindi in undici, ma dopo qualche chilometro rientrano anche tutti gli altri a eccezione di Taaramae e Rosa, mentre anche Buitrago riesce a riportarsi davanti nonostante la caduta di poco prima. L’armonia nel gruppo di testa dura però poco, perché ai -65 dalla conclusione Van Der Poel accelera portandosi dietro Covi, Martin e Gall, che arrivano a guadagnare 1’20” sul resto degli attaccanti nell’avvicinamento alla seconda ascesa di giornata, il Passo del Vetriolo.

Appena iniziata la salita, però, tra gli inseguitori accelerano Carthy, Buitrago, Ciccone e Bouwman, che provano a riportarsi sui quattro di testa; su di loro rientrano in seguito anche Vansevenat e Hirt, mentre Ciccone non riesce più a seguire il ritmo degli altri e perde contatto, venendo poco dopo raggiunto e superato da Leemreize. Davanti, invece, va in difficoltà Covi, che viene raggiunto e superato sia dai primi inseguitori che da Leemreize, che salendo regolare si mantiene in vista dei primi. A meno di tre chilometri dallo scollinamento, Carthy, Buitrago, Bouwman, Vansevenat e Hirt rientrano su Martin, Gall e Van Der Poel, ma questi sette vengono poco dopo raggiunti anche da Leemreize, con Bouwman che in seguito transita per primo al GPM aumentando così il suo vantaggio nella classifica della Maglia Azzurra. In gruppo, invece, dopo che il ritardo è arrivato a toccare addirittura i 7′, a portarsi davanti è la Bahrain Victorious, che aumenta un po’ l’andatura permettendo di recuperare circa 1’30” agli attaccanti.

Nella discesa sono Leemreize e Van Der Poel ad allungare, iniziando il Menador con un distacco interessante sui primi inseguitori. Quando la strada inizia a salire è Van Der Poel a forzare la mano, staccando il giovane connazionale che preferisce gestirsi, correndo le prime fasi della salita con pochi secondi di ritardo dall’acclamato rivale, che tuttavia si spegne con il passare dei chilometri. A quel punto Leemreize rientra e lo supera agevolmente, mentre alle sue spalle Carthy prova ad allungare assieme a Hirt e Buitrago, con quest’ultimo che decide di muoversi da solo con una accelerazione decisa, che gli permette di involarsi e andare a riprendere gradualmente i due fuggitivi. Leemreize prova a resistere, ma viene staccato proprio in vista del GPM, non riuscendo più a tenere il ritmo dello scatenato colombiano, che si impone nettamente in solitaria.

Alle loro spalle esplode anche la bagarre tra i big, con il ritmo forsennato della Bahrain – Victorious che manda in frantumi il gruppo. Tra i primi a staccarsi Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) e Alejandro Valverde (Movistar), ma non tardano a cedere anche Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) ed Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe), nonché Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) e Joao Almeida (UAE Team Emirates). Il portoghese tuttavia oppone ancora una volta strenua resistenza in salita, riuscendo a fare l’intera scalata del suo passo, tenendosi in contatto visivo con Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), Jai Hindley (Bora-hansgrohe) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious), che dopo i primi tentativi di scatto dello spagnolo proseguono poi assieme grazie anche all’eccezionale lavoro di Wout Poels (Bahrain-Victorious).

Allo scollinamento il distacco resta contenuto, ma il grosso del ritardo si costruisce poi in quei pochi chilometri di discesa e falsopiano intermittente che portano verso il traguardo, dove Almeida perde il riferimento visivo e le energie gli vengono meno. Il gap aumenta così sino a superare il minuto, grazie anche allo scatto improvviso della Maglia Rosa negli ultimi 500 metri, con il solo Hindley che riesce a seguire, mentre Landa è costretto a cedere altri sei secondi.

Risultato Tappa 17Giro d’Italia 2022

Classifica Generale Giro d’Italia 2022

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