Giro dei Paesi Baschi 2025, João Almeida conquista anche l’ultima tappa e porta a casa la corsa – 7° Simone Velasco

João Almeida si prende tutto nell’ultima tappa del Giro dei Paesi Baschi 2025. Dopo aver già vinto la quarta frazione, il portoghese della UAE Team Emirates XRG si è imposto anche sul traguardo finale di Eibar, regolando in uno sprint a due Enric Mas (Movistar), con il quale è arrivato a giocarsi il successo negli ultimi chilometri al termine di giornata molto selettiva. Il 26enne si è ovviamente anche confermato leader della classifica generale, portandosi così a casa la corsa iberica con 1’52” di margine sullo stesso Mas, capace di recuperare ben sei posizioni, e 1’59” su Maximilian Schachmann (Soudal Quick-Step).

Completa il podio di tappa per Ben Healy (EF Education-EasyPost), all’attacco per gran parte della giornata e terzo con un ritardo di 13″, mentre il gruppetto degli altri uomini di classifica, giunto all’arrivo dopo 1’19”, è stato regolato da Simone Velasco (XDS Astana), settimo. L’ex campione italiano conclude la gara nella top-10, ottavo a 3’43” da Almeida.

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

La partenza è subito ad alto ritmo e dopo una manciata di chilometri è Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma) a riuscire ad evadere, guadagnando però solo un margine minimo. Sullo spagnolo provano a riportarsi Michel Hessmann (Movistar) e Jimmy Janssens (Alpecin-Deceuninck), ma il gruppo non lascia spazio e va a riprendere sia i contrattaccanti che il battistrada prima dell’inizio del primo GPM di giornata, Elkorrieta. Anche lungo la breve salita nessuno riesce ad avvantaggiarsi, dunque Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) ne approfitta per prendersi i punti in vetta e consolidare la propria leadership nella classifica degli scalatori.

Dopo una breve discesa, la strada torna subito a salire verso il GPM di Azurki, dove di forza esce un gruppetto di ventuno uomini. Si tratta di Axel Laurance (Ineos Grenadiers), Bauke Mollema (Lidl-Trek), Finlay Pickering (Bahrain Victorious), Ion Izagirre e Sergio Samitier (Cofidis), Bruno Armirail e Callum Scotson (Decathlon AG2R La Mondiale), Daniel Martínez (Red Bull – Bora – hansgrohe), Pablo Castrillo e Gregor Mühlberger (Movistar Team), Ben Healy (EF Education-EasyPost), Jordan Jegat (TotalEnergies), Warren Barguil e Guillermo Juan Martinez (Team Picnic PostNL), Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi), Louis Vervaeke (Soudal Quick-Step), Unai Iribar (Equipo Kern Pharma), Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), Sepp Kuss (Team Visma | Lease a Bike) e Marc Hirschi (Tudor Pro Cycling Team).

Mentre il plotone rallenta l’andatura, al loro inseguimento si lanciano Davide De Pretto (Team Jayco AlUla) e Hugh Carthy (EF Education-EasyPost), con il primo che riesce a riportarsi sui battistrada, salvo poi staccarsi prima dello scollinamento assieme a Vervaeke. I venti attaccanti rimasti scollinano con poco più di due minuti di vantaggio sul gruppo, tirato dagli uomini UAE Team Emirates XRG, ma al termine della successiva discesa, lungo la quale vengono riassorbiti Carthy, De Pretto e Vervaeke, il plotone accelera improvvisamente e guadagna quasi un minuto agli attaccanti prima dell’inizio della salita seguente, quella di Krabelin.

Appena iniziata l’ascesa, Healy e Daniel Martinez allungano e staccano gli altri fuggitivi, alcuni dei quali vanno in difficoltà e vengono presto ripresi da un plotone che comunque è tornato a rallentare e a concedere spazio. Prima di giungere in vetta, invece, Healy e Martinez vengono raggiunti da Izagirre, Armirail, Scotson, Jegat, Juaristi e Kuss; proprio Armirail, che al GPM fa il pieno di punti, allunga nel corso della discesa successiva e riesce a guadagnare mezzo minuto di margine sugli altri attaccanti, che vengono ripresi da Mollema, Pickering, Barguil, Guillermo Martinez, Gregoire e Hirschi.

I 13 inseguitori perdono un altro mezzo minuto nel tratto seguente, mentre il gruppo vede il proprio gap da Armirail toccare i 2’30”, con il transalpino che approccia quindi in solitaria l’ascesa di Trabakua mantenendo in vetta poco meno di 1′ di vantaggio sui corridori immediatamente alle sue spalle e quasi 3′ sul plotone. Dopo la salita, un paio di altri brevi strappi vedono Healy, Jegat e Daniel Martinez emergere tra gli inseguitori e riportarsi su Armirail ai -76 dalla conclusione, ma tre chilometri più tardi tornano sotto anche gli altri a eccezione di Kuss, Pickering e Juaristi.

Gli undici al comando iniziano la salita di Karabieta con 2’20” di vantaggio sul plotone, che, tirato sempre dalla UAE, dà una bella accelerata nel corso dell’ascesa e giunge al GPM con un ritardo di 1’18”. Sulla corsa inizia però anche a piovere e, per questo motivo, il gruppo preferisce non rischiare nella discesa successiva, tornando quindi a concedere spazio ai battistrada. Chi rischia è invece Hirschi, che riesce a prendere un po’ di margine sugli altri prima di venir ripreso da tutti (a eccezione di Mollema) a 50 chilometri dal traguardo. Il tentativo successivo è a opera nuovamente di Healy e Martinez, che allungano poco prima dell’inizio del GPM di Izua.

Su di loro riesce a riportarsi Scotson, ma l’australiano perde presto contatto. Nel frattempo, il gruppo torna ad accelerare in vista della salita e finisce anche per spezzarsi in due a causa di una caduta che coinvolge Florian Lipowitz (Red Bull-Bora-hansgrohe), che resta quindi attardato ed è costretto a inseguire prendendo anche la bici dal compagno di squadra Finn Fisher-Black. La prima parte del gruppo inizia il GPM con 55″ di ritardo dalla coppia di testa e nei primi chilometri dell’ascesa va a riprendere gran parte dei fuggitivi della prima ora, soprattutto dopo che Felix Großschartner (UAE Team Emirates XRG) forza il ritmo.

Quello dell’austriaco è un lavoro in preparazione all’attacco di João Almeida, sulla cui ruota riescono inizialmente a restare solo il compagno di squadra Marc Soler, Enric Mas (Movistar) e Jegat, che era stato appena raggiunto. Prima dello scollinamento viene ripreso anche Daniel Martinez, che nel frattempo aveva perso contatto da Healy, il quale scollina con 50″ di vantaggio sul drappello Almeida. Nella prima parte della discesa riescono a rientrare anche Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG), Thibau Nys e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), mentre Martinez si sfila per andare ad aiutare Lipowitz nell’inseguimento, con il tedesco che perde circa un minuto dalla Maglia Gialla.

Tra i due gruppetti ne viaggia un altro comprendente gran parte degli altri uomini di classifica, che tuttavia non riesce a riavvicinarsi al drappello Almeida nei chilometri seguenti. Il portoghese e gli altri inseguitori riescono invece ad abbassare il gap nei confronti di Healy, che a poco più di 20 chilometri dalla conclusione, con la strada che inizia a salire per la seconda volta verso Trabakua, viene raggiunto. Subito prova ad accelerare Almeida, con solo Mas e Skjelmose a riuscire inizialmente a reagire, ma in seguito rientrano anche Healy, Del Toro e Jegat, e questo sestetto scollina assieme. Nel corso della discesa, però, la strada bagnata tradisce Skjelmose, che si rialza velocemente ma deve attendere Nys per farsi dare la sua bici, restando così attardato dai primi.

Il danese viene poi raggiunto dal gruppetto degli altri uomini di classifica, sui quali è riuscito a riportarsi anche Lipowitz, ma il loro ritardo dai battistrada è ormai superiore al minuto, mentre una ventina di secondi più avanti viaggiano Alex Aranburu (Cofidis) e Guillaume Martin (Groupama-FDJ), fuoriusciti poco prima. I brevi strappi che anticipano i chilometri finali vedono infine cedere anche Jegat, poi ripreso da Aranburu e Martin, mentre sull’ultima difficoltà, a poco più di sei chilometri dall’arrivo, sono Healy e Del Toro ad alzare bandiera bianca dopo l’accelerazione di Almeida.

Sono così il portoghese e Mas ad arrivare a giocarsi il successo di tappa, con la Maglia Gialla che resta a ruota dello spagnolo fino alle ultime centinaia di metri, decidendo di affrontare in testa le ultime curve. È così Almeida ad iniziare davanti lo sprint, ma Mas non ne ha per uscire dalla sua ruota e deve quindi accontentarsi del secondo posto alle spalle del portoghese, che festeggia il secondo successo di tappa e la vittoria nella generale. Con un ritardo di 13″ conclude Healy, poco più dietro Del Toro e a quasi un minuto Aranburu, Jegat e Martin, mentre gli altri uomini di classifica tagliano il traguardo a 1’19”.

Risultato Tappa 6 Giro dei Paesi Baschi 2025

Classifiche Giro dei Paesi Baschi 2025

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