Tour de France 2022, Simon Clarke si prende al fotofinish la tappa del pavé! Van Aert resta in giallo, Roglic perde terreno

Simon Clarke conquista la tappa del pavé del Tour de France 2022. Il corridore della Israel – Premier Tech ha avuto la meglio al fotofinish su Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert) che insieme a Edvald Boasson Hagen (TotalEnergies) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost), a lungo Maglia Gialla virtuale, sono arrivati a giocarsi il successo, dopo essere stati in fuga per tutto il giorno. Tra i big, chi è uscito meglio da questa combattutissima frazione è stato Tadej Pogacar giunto, insieme a Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), a 51″ dal vincitore, che ha guadagnato su tutti gli altri big. Dopo una rimonta pazzesca, riesce a mantenere la Maglia Gialla Wout Van Aert (Jumbo-Visma), mentre perde terreno Primoz Roglic giunto a 2’59” dai primi.

La giornata parte subito con molti uomini interessati alla fuga, partendo nuovamente da Magnus Cort Nielsen (EF Education – EasyPost) che ormai ci ha preso gusto. Con lui si muovono inizialmente Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) ed Edvald Boasson Hagen (Team TotalEnergies) , formando un terzetto che viene inseguito da alcuni nuovi tentativi prima che esca un secondo trio, composto da Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM), Simon Clarke (Israele-Premier Tech) e Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Dopo qualche chilometro di inseguimento, i contrattaccanti rientrano sui battistrada, formando un sestetto che riceve facilmente il benestare del gruppo, che facilmente concede tre minuti.

Con l’approccio al pavé sale il nervosismo ed è la maglia gialla Wout Van Aert una delle prime vittime, finendo a terra assieme al compagno Steven Kruiijswijk. Ripartito dopo un attimo di esitazione, il belga è costretto ad inseguire, sfiorando nuovamente la caduta quando l’ammiraglia del Team DSM deve frenare davanti a lui. Grazie ad un riflesso eccezione, riesce a evitare il paraurti posteriore dell’auto e a proseguire il viaggio, per poi ricongiungersi al gruppo poco dopo, prima che inizi il pavé.

Le cadute tuttavia sono tutt’altre che finite, con anche Peter Sagan (TotalEnergies), perfettamente posizionato, che finisce a terra a sua volta prima di iniziare il primo settore, dovendo così rinunciare a qualsiasi ambizione per questa giornata, condividendo la sorte del suo compagno Anthony Turgis. Alla fine del settore undici sono Jack Bauer (Team BikeExchange-Jayco) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo) provare a dare fuoco alle polveri, ma non riescono mai a guadagnare davvero né sugli attaccanti, né sul gruppo alle loro spalle, finendo per rialzarsi a 65 chilometri dall’arrivo. Nel secondo settore è invece la Quick-Step Alpha Vinyl che prova a forzare l’andatura, spezzando un gruppo che perde Ben O’Connor (AG2R Citroën Team), vittima di un problema meccanico al momento peggiore

Alla fine del settore successivo, con il vantaggio della fuga ancora a 2’40” e il gruppo di O’Connor, tra cui Louis Meintjes (Intermarché-Wanty-Gobert Matériaux) e Mike Woods (Israel Premier TEch), un ulteriore minuto dietro, altri pezzi pregiati perdono terreno, tra i quali anche un Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) che si conferma in forma ballerina, oltre allo sfortunato Florian Sénéchal (Quick-Step Alpha Vinyl Team), vittima di una foratura, e alla maglia gialla Van Aert, evidentemente dolorante dopo la caduta precedente. Poco dopo, Jonas Vingegaard si ferma per un problema meccanico e cambia bici con un compagno, dando il via ad una giostra di cambi visto che non trovava un mezzo adatto alla sua corporatura. Il danese perde così molto terreno, venendo superato anche dal primo gruppo di ritardatari, tra i quali Van Aert che si ferma ad aspettarlo mettendosi completamente al suo servizio.

Davanti intanto è la Bora – hansgrohe a provare il forcing grazie a Nils Politt, mentre si vedono spesso davanti anche Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) e un Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) brillante, seppur quasi sempre da solo. A circa 30 chilometri dall’arrivo, Stefan Kung tocca una balla di fieno già troppo interna alla carreggiata e  Caleb Ewan (Lotto Soudal) non può evitarla, cadendo pesantemente, provocando inoltre la caduta di Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma), Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) e Jack Haig (Bahrain-Victorious), con quest’ultimo costretto al ritiro.

Davanti tra i big restano così i soli Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), David Gaudu (Groupama-FDJ), Nairo Quintana (Team Arkéa-Samsic), Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe), Damiano Caruso (Bahrain-Victorious) e Jakob Fuglsang (Israel-PremierTech), misti a gregari e uomini da classiche che cercano la loro occasione. Tra questi ultimi è Jasper Stuyven (Trek-Segafredo) a lanciarsi con decisione all’attacco a 20 chilometri dalla conclusione. A seguirlo il solo Pogacar, con i due che inizialmente si avvicinano a 35 secondi dai battistrada, nel frattempo rimasti in cinque dopo che Gougeard ha perso terreno. La loro azione perde tuttavia di efficacia entrando nei dieci chilometri finali, mentre alle loro spalle l’eccezionale lavoro di Wout Van Aert e Tom Pidcock permette al secondo gruppo inseguitore, con i vari Vingegaard, Geraint Thomas, Adam Yates e Daniel Martinez, di rientrare sul gruppo degli altri big, che non trovano inspiegabilmente l’intesa per continuare.

Nel finale la coppia di inseguitori perde ulteriormente terreno, venendo quasi ripresa dal gruppo degli altri big, mentre davanti sono i fuggitivi a giocarsi la vittoria. Nelson Powless, il più lento ma in odor di maglia gialla, prova a sorprendere con uno scatto entrando nell’ultimo chilometro. Sorvegliato dagli altri in virtù della possibilità anche per lui di balzare al comando della classifica generale, Boasson Hagen è costretto ad una volata lunghissima partendo ai 700 metri, venendo così inevitabilmente saltato dopo aver raggiunto Powless. A giocarsi il successo con un testa a testa serrato sono così Taco Van Der Hoorn e Simon Clarke, a vantaggio di quest’ultimo.

Risultato Tappa 5 Tour de France 2022

Classifica Generale Tour de France 2022

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