Favoriti Maglia Verde Tour de France 2019: Sagan a caccia della settima, ma la concorrenza non manca

Per un velocista, l’unico modo per salire sul podio finale dei Campi Elisi di Parigi, è vincere la Maglia Verde. Non è un caso, quindi, che sia uno degli obiettivi più alti che uno sprinter possa porsi in carriera. Il Tour de France 2019, così come accade ormai da decenni, racchiuderà tutti i più grandi velocisti del panorama internazionale, pronti a sfidarsi, spalla a spalla a 70 km/h, in volate al cardiopalma. Oltre alla soddisfazione di alzare le braccia al cielo, si sfideranno anche per la maglia della classifica a punti, che però non è detto vada per forza al più veloce. Per vestirsi di verde, infatti, bisognerà essere scaltri e vogliosi di fare più fatica degli avversari, cercando di raccogliere punti anche nei traguardi intermedi e inserendosi, nel caso ce ne fosse bisogno, in fughe da lontano.

Favoriti Maglia Verde Tour de France 2019

Questa maglia ha già un padrone da diversi anni: Peter Sagan. Lo slovacco la conquista consecutivamente dal 2012, con l’eccezione del 2017, quando la giuria decise di farlo fuori per un contatto dubbio in volata con Mark Cavendish, grande assente di quest’anno. In strada, il corridore della Bora-hansgrohe, non l’ha mai persa. Da quando è passato professionista e ha messo la Maglia Verde nel mirino, non ha mai mancato l’obiettivo, anche quando non è riuscito a vincere una tappa, come nel 2014 e 2015. Insomma, indicarlo come favorito è quasi riduttivo. È il più completo, riesce sempre a disputare la volata e raramente va oltre una Top 5, raccoglie punti anche negli arrivi adatti agli scattisti e, quando la gamba gira, si inserisce nelle azioni da lontano, racimolando altri punti nei traguardi intermedi.

Il fortunato corridore che è stato in grado di interrompere la sua egemonia nel 2017 è Michael Matthews. Non a caso, l’australiano è quello con le caratteristiche più simili a Sagan, ma per poter provare a mettergli il bastone tra le ruote dovrà essere al massimo della forma. Il corridore del Team Sunweb, lo scorso anno messo KO da problemi gastrointestinali dopo appena cinque tappe, non sembra avere quella sfrontatezza per piazzarsi regolarmente nei primi posti delle volate a ranghi compatti e questo potrebbe rivelarsi un problema per lui. Nel caso dovesse trovarsi in lizza per la vittoria della maglia, però, non sarà da sottovalutare.

C’è poi Caleb Ewan, a sua volta a suo agio in molteplici terreni. Quest’anno in particolare, l’australiano della Lotto Soudal ha dimostrato di aver ampliato il suo bagaglio tecnico, mantenendo il suo grande spunto veloce e migliorando la tenuta sulle brevi salite. In ottica Maglia Verde, è un ottimo biglietto da visita. Chi invece dovrà puntare principalmente sulle volate a ranghi compatti, sono Elia Viviani (Deceuninck-Quick-Step) e Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma). In termini di spunto veloce, i due sono probabilmente il meglio che offre questa Grande Boucle, ma dall’altro canto sono anche i meno adatti per cercare di guadagnare punti nei traguardi di difficoltà media. Il veronese, però, ha già vinto una maglia ciclamino in carriera e sarà supportato da una squadra che, nel momento in cui decidesse di puntare alla Maglia Verde, potrà dargli una grande mano nell’inseguimento di questo obiettivo. L’olandese, invece, è lo sprinter più in forma (e probabilmente più forte) del momento; per entrambi, in ogni caso, potrebbe fare più gola la conquista della prima Maglia Gialla a Bruxelles.

Assolutamente da non sottovalutare la vecchia volpe di Alexander Kristoff (UAE Team Emirates). Anche il norvegese è uno di quelli che sa sempre farsi trovare pronto, raramente non riesce a disputare una volata e in termini di esperienza può dare lezioni a tutti. Magari non ha lo spunto di un tempo, ma in primavera ha dimostrato di saper ancor far male ai suoi giovani avversari; più la corsa è tirata e snervante, più si trova a suo agio. Un gradino sotto ci sono i nostri Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida) e Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), con entrambi che verosimilmente si concentreranno di più su un successo parziale. Se dovessero trovarsi nella bagarre per la Maglia Verde, però, è lecito attenderseli comunque protagonisti. Discorso simile va fatto per Christophe Laporte (Cofidis), che avrà una squadra tutta per lui e proverà a lasciare il segno nell’appuntamento più importante dell’anno per la sua squadra.

Occhio poi alla Dimension Data, che con Edvald Boasson Hagen e Giacomo Nizzolo ha le carte in regola per essere protagonista sia negli arrivi a ranghi compatti che in quelli più ridotti. Entrambi sono segnalati in buona forma, con  il primo che ha vinto una tappa al Giro del Delfinato e il secondo al Giro di Slovenia, anche se sarà interessante vedere come si spartiranno i ruoli. Ci sono poi diversi corridori che non sono velocisti, ma che negli arrivi di media difficoltà, oltre che in eventuali traguardi volanti, potrebbe racimolare diversi punti. Tra questi vanno segnalati Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick-Step), Greg Van Avermaet (CCC Team), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), un Wout Van Aert (Jumbo-Visma) che si è scoperto anche uomo molto veloce, Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Alberto Bettiol (EF Education First) e Fabio Felline (Trek-Segafredo), che con un percorso molto diverso si portò a casa la classifica a punti della Vuelta a España.

Sembra poi utopico veder lottare per la Maglia Verde il tramontante André Greipel (Arkéa-Samsic), oppure i nostri Niccolò Bonifazio (Total Direct Energie) e Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert), che si accontenterebbero di dare visibilità alle loro squadre e magari portare a casa un successo di tappa. Discorso simile per Magnus Cort Nielsen (Astana) e Jasper Philipsen (UAE Team Emirates), corridore più giovane al via della corsa.

Borsino dei favoriti

***** Peter Sagan
**** Caleb Ewan, Elia Viviani
*** Dylan Groenewegen, Michael Matthews, Alexander Kristoff
** Sonny Colbrelli, Matteo Trentin, Greg Van Avermaet, Edvald Boasson Hagen
* Julian Alaphilippe, Giacomo Nizzolo, Wout Van Aert, Christophe Laporte, André Greipel

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