Analisi Percorso Strade Bianche 2024: ancora più sterrato e ancora più chilometri per una corsa che promette spettacolo

Un percorso ancor più duro e spettacolare quello della Strade Bianche 2024. Dopo alcune edizioni senza grosse novità, gli organizzatori della corsa toscana hanno optato quest’anno per una veste nuova per la ‘Classica del Nord più a Sud d’Europa’, che si correrà sabato 2 marzo. In realtà, le strade percorse saranno più o meno le stesse degli ultimi anni, ma nel finale i corridori si troveranno ad affrontare un circuito che porterà a 215 i chilometri totali e a 15 (rispetto agli 11 del 2023) i tratti di sterrato in programma, per un tracciato che si preannuncia quindi ancor più selettivo e che, ancora una volta, premierà il più forte sul traguardo della splendida Piazza del Campo di Siena.

Percorso Strade Bianche 2024

Siena – Siena (215 chilometri)

Dopo la confermata partenza dalla Fortezza Medicea, il gruppo affronterà i primi chilometri con ondulazione leggera in asfalto fino al primo settore, che sarà un lungo rettilineo di 2,1 chilometri in costante discesa a Vidritta. Si tratta del tratto più semplice, giusto per cominciare ad abituarsi al terreno che già dal secondo settore, posto poco più avanti, comincia a mostrarsi impegnativo. I 5,8 chilometri di Bagnaia presentano infatti un lungo tratto in salita, con pendenze che arrivano anche alla doppia cifra, proponendosi così come momento ideale per provare a forzare e portare via una fuga, nel caso ci dovesse essere bagarre per riuscire a creare l’azione di giornata.

A questo scopo potrebbero essere utili anche i due settori successiva, Radi e La Piana, entrambi posti nei primi cinquanta chilometri di una corsa che a quel punto vivrà anche la salita di Montalcino, quattro chilometri al 5% che non saranno decisivi, ma che nell’economia complessiva potranno contare. Non si tarda così ad arrivare a Torrenieri, e in rapida successione, separati da un solo chilometro di asfalto, arriveranno il quinto (11.9 km a Lucignano d’Asso) e sesto (8 km a Pieve a Salti), entrambi ondulati e nervosi.

Qui comincerà a salire la tensione in vista di due momenti molto importanti, due settori a cinque stelle consecutivi e ravvicinati che in passato si sono rivelati decisivi, soprattutto il secondo. Dopo i 9,5 chilometri di San Martino in Grania, un susseguirsi di saliscendi che portano ad una salita fino al ritorno sull’asfalto, il gruppo dovrà infatti affrontare l’ottavo settore, il più duro della corsa, con i suoi 11,5 chilometri costantemente ondulati, ma soprattutto in salita, con in particolare Monte Sante Marie che presenta pendenze decisamente impegnative, tanto in salita quanto in discesa.

Si torna così sull’asfalto per meno di venti chilometri, svoltando a Monteparte dove un muro di 600 metri in sterrato potrebbe sorprendere qualcun prima di tornare sull’asfalto a Vico d’Arbia per entrare nel circuito di trenta chilometri che propone gli ultimi quattro settori, ma i primi due verranno poi ripetuti prima di prendere la direzione di Siena. Si comincia con Colle Pinzuto, 2,4 chilometri con pendenze fino al 15%, al quale farà rapidamente seguito Le Tolfe, 1100 metri che presentano una discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%). Dopo il primo passaggio si affronterà l’inedita Strada del Castagno (12° settore, 1.3 km) che sarà seguito da una impegnativa strada in asfalto fino a San Giovanni a Cerreto, da dove si prende il 13° settore di sterrato, che torna dopo essere stato presente nelle prime edizioni. I 3,3 chilometri di Montechiaro non sono durissimi e riportano il gruppo verso Vico d’Arbia.

Qui si riprende la strada che porta a Colle Pinzuto (14°) e Le Tolfe (15°), ultimo settore che arriva a meno di 13 chilometri dalla conclusione. Un finale ormai iconico quello di Siena, che vede i corridori arrivare in città su strade larghe e lunghi rettilinei su un falsopiano che comunque va gestito, ma lo scenario cambia completamente a due chilometri dall’arrivo, con l’imbocco in via Esterna di Fontebranda, che con le sue pendenze fino al 9% porta all’ultimo chilometro.

Subito dopo, superata la Porta di Fontebranda, inizia il lastricato e le pendenze si impennano ulteriormente, fino a raggiungere l’apice attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, quando si incontrano punte del 16%. Altri duecento metri di sofferenza e si svolta a destra, prendendo una discesa e una accoppiata di curve fondamentali per prendere in testa l’ultima curva, che improvvisamente porterà i corridori nella vastità di Piazza del Campo, dove il boato del pubblico attende il vincitore.

Settori Strade Bianche 2024

# KM Settore Lunghezza Difficoltà
1. 14,0 Vidritta 2,1 km *
2. 21,3 Bagnaia 5,8 km ***
3. 33,4 Radi 4,4 km **
4. 44,1 La Piana 6,4 km **
5. 76,8 Lucignano d’Asso 11,9 km ***
6. 89,7 Pieve a Salti 8 km ****
7. 112,7 San Martino in Grania 9,5 km *****
8. 131,0 Monte Sante Marie 11,5 km *****
9. 161,3 Monteaperti 0,6 km **
10. 165,7 Colle Pinzuto 2,4 km ****
11. 171,9 Le Tolfe 1,1 km ****
12. 175,4 Strada del Castagno 1,3 km ***
13. 189,2 Montechiaro 3,3 km **
14. 195,9 Colle Pinzuto 2,4 km ****
15. 202,2 Le Tolfe 1,1 km ****
TOTALE 71,2 km  

Altimetria e Planimetria Strade Bianche 2024

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