Parigi 2024, Wout Van Aert ha usato la doppia ruota lenticolare nella ricognizione della crono: “È sicuramente un’opzione per la gara, decideremo sabato”

Ha attirato l’attenzione di molti la ricognizione svolta ieri da Wout Van Aert del percorso della cronometro delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il 29enne, che assieme a Remco Evenepoel sarà uno dei due belgi che andrà a caccia di una medaglia nella prova contro il tempo olimpica, è stato infatti avvistato mentre pedalava su una bici dotata di due ruote lenticolari invece che, come accade solitamente, di una sola. Una soluzione tecnica non vietata dai regolamenti che potrebbe consentire al corridore della Visma | Lease a Bike una maggiore aerodinamicità e velocità, anche se il suo utilizzo in gara dipenderà dalle condizioni del vento.

“Non era solo un test – le parole di Van Aert a riguardo, riportate da SporzaÈ sicuramente un’opzione. Ci stiamo preparando da un po’. È molto veloce, ma sono necessarie le giuste condizioni. Decideremo sabato, dipende soprattutto dal vento, perché bisogna riuscire a tenere sotto controllo la bici. Sono stato felice quando ho visto il percorso, perché è molto riparato, quindi potrebbe essere un’opzione, anche se sembra insolita.”

Il belga ha poi analizzato il tracciato della prova, del quale ha evidenziato pregi e difetti: “Il percorso è molto veloce, anche più veloce del previsto. C’è poco spazio per i cambi di ritmo. Sono rimasto sorpreso dal manto stradale, proprio come Remco. Non è buono come ci si aspetterebbe da un evento così grande“.

Il 29enne è reduce da un Tour nel quale non ha colto vittorie, sfiorandola in un paio di occasioni, ma che gli è servito soprattutto per migliorare la condizione: “Ho potuto correre gli ultimi giorni del Tour in modo diverso dal solito. Avevo poco da guadagnare e la mia mente era già a Parigi. Mi sento bene in questo momento. Ho il Tour nelle gambe, ma sono fiducioso che andrò bene sabato. Avevo sicuramente bisogno del Tour per fare un passo avanti“.

L’obiettivo di Van Aert è soprattutto quello di “correre una cronometro di cui posso essere felice e orgoglioso”, ma ovviamente non esclude la possibilità di prendere una medaglia, sebbene preferisca rimanere cauto a riguardo: “Non sono qui per alimentare speranze. Spero di arrivarci il più vicino possibile. Chissà, magari finisco dietro ai tre favoriti e mi riterrò comunque soddisfatto“.

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