Parigi 2024, Viviani e Consonni dopo l’argento nella Madison: “Ci siamo detti prima del via che non valeva la pena nascondersi. Nel finale, dopo la caduta, è stata dura”

Dopo l’oro conquistato da Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, la Madison ha regalato un’altra soddisfazione ai colori azzurri alle Olimpiadi di Parigi 2024. Elia Viviani e Simone Consonni sono infatti riusciti a portare a casa la medaglia d’argento nella prova a coppie disputatasi ieri, gara nella quale il veronese e il bergamasco sono stati a lungo al comando, sognando il colpo grosso. Nel finale, complice anche una caduta di Consonni dopo una cambio non perfetto con Viviani, il Portogallo è però riuscito a sopravanzare gli azzurri e a prendersi il primo posto vincendo anche l’ultimo sprint, ma per l’Italia è comunque arrivato un risultato di gran valore, che porta a tre il numero di medaglie ottenute dalla spedizione della pista.

“Volevo l’oro – le parole di Viviani – Avevo annunciato che ci saremmo inventati qualcosa. Ci siamo detti prima del via che non valeva la pena nascondersi. Ci siamo trovati avanti e abbiamo mantenuto il vantaggio fino a quando abbiamo potuto. Quando sono arrivato ho pensato subito all’oro sfumato. Passata la delusione mi sono reso conto che questo argento è veramente bello. Ci tenevo a lasciare un segno nella mia ultima Olimpiade. In tre edizioni dei Giochi ho sempre portato a casa una medaglia e questa, in fondo, mi mancava. Voglio fare i complimenti ai ragazzi del Portogallo. Ci hanno messo nel mirino quando eravamo in difficoltà e sono riusciti nell’impresa, mettendoci nella condizione di difendere il piazzamento. Onore a loro”.

Ci tenevo a fare bene – ha aggiunto Consonni – Lo dovevo al pubblico, a me stesso e soprattutto ad Elia, che nella sua ultima Olimpiade voleva lasciare il segno. Non è stato facile. Abbiamo provato a cambiare le regole del gioco subito, sperando di sorprendere la concorrenza. È andata bene ma nelle ultime tornate, complice anche la caduta, è stata dura. Sentivo dolori da tutte le parti, ma non potevo mollare a 20 giri dalla fine e con un vantaggio da difendere”.

A commentare il risultato anche il CT Marco Villa: “Se la medaglia di ieri (venerdì, ndr) premiava un gruppo femminile, ricco di talento e che aveva sofferto per il quarto posto nell’inseguimento, questo di oggi (ieri, ndr) premia tutti i ragazzi che in questi anni hanno lavorato per questi risultati. Avevo visto Elia nell’Omnium e qualcosa non mi tornava. Aveva la gamba e la condizione. Quel risultato era bugiardo. Oggi (ieri, ndr) abbiamo visto che le cose stavano diversamente. Non so se la caduta di Simone ci ha penalizzato, certo è che per recuperare la posizione ha dovuto fare uno sforzo supplementare nella parte finale della gara“.

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